Sulla Finale di Champions parte seconda – I GIOCATORI

Finale Champions parte seconda: dopo aver analizzato i profili dei tecnici delle due squadre, nonché gli aspetti principali degli schemi di gioco applicati, in questa seconda puntata l’attenzione sarà focalizzata sugli interpreti in campo.

Partendo dal presupposto che (come già indicato nel precedente articolo) entrambi gli allenatori si affidano ad un 4-2-3-1, è doveroso inaugurare l’analisi partendo da quelli che possono essere considerati i 22 titolari e, quindi, principali possibili protagonisti della sfida di Wembley.

In piedi da sinistra: Weidenfeller, Piszczek, Bender, Lewandowski, Subotic, Hummels. In basso da sinistra: Reus, Götze, Schmelzer, Gündoğan, Blaszczykowski

Portieri. Nel Borussia il ruolo è ricoperto dal veterano Roman Weidenfeller, 32 anni e in Renania sin dal 2002. In Baviera, invece, c’è il 27-enne titolare della nazionale tedesca Manuel Neuer, alla seconda stagione al Bayern.

Difensori centrali. La giovane coppia centrale del Borussia è formata da Neven Subotic e Mats Hummels, entrambi classe ‘88. Il primo, stopper puro, è un vero pupillo di Klopp, essendo arrivato insieme a lui da Magonza nell’estate 2008. Hummels, cresciuto nel vivaio bavarese e poi ceduto a cuor leggero ai giallo-neri (prima in prestito e poi a titolo definitivo), ha avuto una crescita esponenziale tale da renderlo uno dei registi difensivi maggiormente apprezzati nel panorama internazionale, nonché uno dei due centrali titolari della nazionale tedesca. L’altro è Holger Badstuber (classe ’89), che è anche uno dei due centrali titolari del Bayern: ciò accresce il rammarico, in casa bavarese, per aver perso la possibilità di arruolare tra le proprie fila quello che avrebbe potuto essere il duo titolare della nazionale per almeno un quinquennio ed oltre. A Monaco, accanto a Badstuber, agisce il 29-enne brasiliano Dante, acquistato l’estate scorsa dal Mönchengladbach. In realtà tale coppia quest’anno ha avuto pochissime occasioni di essere schierata, a causa degli infortuni che hanno colpito prima Alaba (con Badstuber spostato terzino) e poi lo stesso Badstuber (rottura dei legamenti crociati a dicembre e stagione finita). Il posto del nazionale tedesco al centro della difesa è stato preso alternativamente da Daniel Van Buyten (35-enne centrale d’esperienza belga, molto fisico e bravo sulle palle alte, sebbene piuttosto lento) e Jerome Boateng (24-enne di origini ghanesi, fratello del trequartista del Milan).

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Terzini. Nel Dortmund le corsie laterali di difesa sono appannaggio di Lukasz Piszczek a destra e di Marcel Schmelzer sulla fascia opposta. Il 28-enne terzino destro, arrivato a Dortmund a parametro zero nell’estate 2010, fa parte dell’affidabile colonia polacca comprendente anche l’ala Blaszczykowski e la punta Lewandowski. Il 25-enne Schmelzer, da 8 anni a Dortmund, è uno degli elementi intoccabili dell’11 di Klopp, presente in quasi tutte le gare stagionali e praticamente senza veri sostituti di ruolo. Nel Bayern a destra c’è il 29-enne capitano Philipp Lahm (capitano anche della Nazionale tedesca, destro di piede ma abilissimo a giostrare indifferentemente su entrambe le fasce) mentre a sinistra è letteralmente esploso il giovanissimo terzino austriaco David Alaba, classe ’92, prelevato appena 16-enne dall’Austria Vienna.

Mediani. La mediana a 2 del Borussia Dortmund presenta spesso la coppia formata da Ilkay Gündoğan (22-enne di origini turche, centrocampista centrale completo già convocato per Euro 2012 ma letteralmente esploso in questa stagione) e Sven Bender (24-enne mediano di rottura). In realtà ci sarebbe, come titolare aggiunto, anche il 25-enne Nuri Sahin (altro turco nato in Germania ma che, a differenza di Gündoğan ed Özil, ha optato per vestire la maglia della nazionale guidata da Terim, dopo aver fatto tutta la trafila nelle nazionali giovanili tedesche), affermatosi a Dortmund un paio di stagioni fa e rientrato a gennaio in prestito biennale, dopo un anno e mezzo con poche luci e tante ombre tra Real Madrid (che ne detiene il cartellino) e un prestito semestrale al Liverpool. Il duo titolare del Bayern rappresenta alla perfezione la politica del club bavarese, un mix che mira a far coesistere giovani cresciuti spesso in casa con investimenti rilevanti. L’elemento proveniente dal vivaio è l’ormai veterano Bastian Schweinsteiger, 28 anni ma ben 10 passati in prima squadra, trasformandosi da ala promettente (ma spesso fumosa ed incostante) a grande interprete delle due fasi nella zona nevralgica del campo, abbinando rapidità d’esecuzione a tecnica e forza fisica. Accanto a lui agisce il basco Javi Martinez, 24-enne abile sia in mediana che al centro della difesa, strappato per 40 milioni l’estate scorsa al Bilbao.

Trequartisti. La batteria di rifinitori alle spalle dell’unica punta è per palati fini. Sulla fascia destra il Dortmund presenta il 28-enne polacco Jakub Blaszczykowski, ala tattica con grandi polmoni ed ottima tecnica. Nella trequarti centrale e sinistra giostrano (spesso interscambiandosi) i due gioiellini della “cantera” giallo-nera, vale a dire Mario Götze e Marco Reus. Il primo, 20-enne da sempre al Borussia, a fine stagione passerà proprio ai rivali del Bayern per ben 37 milioni, pari alla clausola rescissoria presente nel suo contratto. Il secondo, classe ‘89, ha subito uno strano percorso: cresciuto in Renania, svincolatosi e poi ripreso a suon di milioni (17) dal Mönchengladbach nel luglio scorso. Nel Bayern il trio titolare è formato da due grandi campioni consacrati da anni a livello internazionale (l’olandese Arjen Robben e il francese Franck Ribery) e da uno dei talenti più puri sfornati dal calcio tedesco nell’ultimo decennio, cioè Thomas Müller. In realtà questo terzetto nell’ultimo biennio è stato messo sempre più in discussione dall’ascesa di un altro giovane di assoluto valore, Toni Kroos. Il 23-enne, abile sia da trequartista centrale che da centrocampista arretrato, ha scalato rapidamente posizioni nelle gerarchie di Heynckes (e anche in quelle del CT Löw). Nella scorsa stagione a farne le spese fu Müller, spesso panchinato e vicino ad un clamoroso addio alla Baviera nell’estate 2012. Quest’anno invece è toccato a Robben, gioiello dal talento puro ma dai muscoli fragili, che ha portato il tecnico renano a ridisegnare la trequarti con lo spostamento a destra di Müller e la presenza al centro di Kroos. Per ironia della sorte, è stato proprio un infortunio toccato stavolta a Kroos (nella semifinale d’andata contro la Juventus) a costringerlo a chiudere la stagione anzitempo, ricreando il terzetto titolare delle ultime stagioni.

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Attaccanti. La punta titolare del Borussia è uno dei pezzi pregiati del prossimo calciomercato internazionale, il polacco Robert Lewandowski. Attaccante completo, classe 1988, prelevato per un tozzo di pane dal Wisla Cracovia nell’estate del 2010 (dopo esser stato scartato da diverse altre squadre, tra cui il Genoa), letteralmente esploso nelle ultime due stagioni, oscurando la stella di Lucas Barrios (artefice del primo scudetto della gestione Klopp), dapprima relegato in panchina e quindi spedito l’estate scorsa a titolo definitivo nel campionato cinese. Nel Bayern, invece, c’è stato un cambio di gerarchie in corso. Prelevato l’estate scorsa dal Wolfsburg con l’obiettivo di dare il cambio al titolare Mario Gomez, il croato Mario Mandzukic ha progressivamente guadagnato terreno, diventando titolare intoccabile. La sua grande forza fisica e capacità di elevazione e protezione della palla, abbinate ad una buona tecnica, hanno spinto Heynckes alla scelta coraggiosa di panchinare il titolare della nazionale di Löw.

In piedi da sinistra: Neuer, Javi Martinez, Mandzukic, Van Buyten, Dante. In basso da sinistra: Alaba, Robben, Lahm, Ribery, Müller, Schweinsteiger

Riserve. Qui bisogna fare una tripla distinzione. Nel primo gruppo abbiamo le “riserve di lusso” già elencate (Sahin nel Borussia, Boateng, Gomez e Kroos nel Bayern, cui va aggiunto anche il mediano brasiliano Luiz Gustavo, titolare la scorsa stagione), giocatori all’altezza degli 11 titolari. Nel secondo gruppo ci sono i cosiddetti “gregari”, riserve affidabili con discreta esperienza e rendimento garantito. In casa Dortmund il 33-enne capitano (quando gioca) Sebastian Kehl, i difensori Felipe Santana, Patrick Owomoyela (quest’anno tormentato dagli infortuni) e Oliver Kirch, l’esterno Kevin Großkreutz e la punta Julian Schieber. Nel Bayern, oltre a Van Buyten, vanno citati il mediano Anatoliy Tymoshchuk, il terzino Rafinha (ex Genoa) e la punta Claudio Pizarro, oltre al portiere di riserva Tom Starke. Nel terzo ed ultimo gruppo rientrano le “nuove leve”, coloro su cui poggiano le speranze future dei rispettivi club, nell’obiettivo di garantire un ricambio indolore mantenendo una continuità di rendimento ad alti livelli. Nella compagine bavarese vanno citati Xherdan Shaqiri (21-enne ala svizzera mancina prelevata l’estate scorsa dal Basilea e capace di giocare in tutti e tre i ruoli della trequarti), Emre Can (19-enne centrocampista centrale turco) e Diego Contento (23-enne terzino sinistro di chiare origini italiane). Nel Dortmund ci sono Moritz Leitner (20-enne centrocampista centrale) e Leonardo Bittencourt (19-enne trequartista di origini brasiliane, figlio d’arte). E, nel frattempo, i vivai sono pronti a sfornare altri futuri campioncini: da Höjbjerg (17-enne centrocampista danese) e Weihrauch (punta classe ’94) in Baviera, a Günter (18-enne difensore centrale) e la 20-enne ala Hofmann tra le file dei giallo-neri.