Il leghista pro-Crocifisso che bestemmia

Davvero uno spettacolo imbarazzante quello andato in scena questa mattina a Genova ad opera di alcuni esponenti leghisti, impegnati in piazza a raccogliere le firme in difesa del crocifisso come simbolo della cristianità. Peccato, però, che chi raccoglieva le firme in difesa dei valori cattolici non si sia fatto alcuno scrupolo di bestiammare ripetutamente nel corso di un litigio. Lite che è nata inizialmente tra il sindaco di Genova Marta Vincenzi e leghisti impegnati a raccogliere firme a favore del crocifisso. Il primo cittadino ha accusato i leghisti di raccontare falsità respingendo o le accuse che le erano rivolte in un cartello in cui veniva accusata di essere ‘molto legata alla comunita’ islamica’ e di ‘curarsi solo di nomadi e clandestini’. Nella lite sono state coinvolte altre persone e un leghista ch e stava facendo volantinaggio evidentemetne ha perso la testa e ha ripetutamente bestiammato.

Anche ad un leghista pro-Crocifisso, mentre sta diffondendo i valori cristiani di tolleranza e solidarietà, povertà e spiritualità interiore, può capitare di arrabbiarsi e magari, contravvenendo ai precetti di fascistissima memoria, di bestemmiare.

II Comandamento disatteso, dunque: non nominare il nome di *** invano.

***: onde contraddire il II Comandamento, non nominare il nome di °°° invano

°°°: ad libitum