I viaggi diplomatici di Xi Jinping: Trinidad e Tobago, Costa Rica e Messico

I viaggi diplomatici di Xi Jinping: Trinidad e Tobago, Costa Rica e Messico

“America Latina e Caraibi sono tra le aree più dinamiche e promettenti del mondo” (Zhang Kunsheng/张昆生, viceministro degli Esteri cinese).

Scòpo della visita di Xi Jinping (习近平), presidente della Repubblica Popolare Cinese, a Trinidad e Tobago lo scorso 31 maggio era quello di espandere la cooperazione tra la Cina e la nazione caraibica. Xi è il primo presidente cinese a visitare TeT. I rapporti diplomatici fra i due Stati furono fondati nel 1974. Nel 2012 il volume commerciale degli scambi fra i due Paesi è ammontato a 449 milioni di dollari. “Consolidare – Xi spiega in un comunicato rilasciato all’arrivo all’aeroporto di Port of Spain, capitale di TeT – e far progredire le relazioni tra la Cina e Trinidad e Tobago sarà di beneficio non soltanto ai nostri due popoli, ma anche alla cooperazione tra la Cina e l’intero spazio caraibico, nonché quello delle altre aree in via di sviluppo”. Il presidente cinese è stato accolto all’aeroporto da Anthony Carmona, presidente della Repubblica di Trinidad e Tobago, Kamla Persad-Bissessar, primo ministro della stessa, e da altri leader dello Stato, che hanno organizzato in suo onore una cerimonia di benvenuto. A dispetto, Xi dice incontrando la controparte trinidadiantobagodiana, della lontananza geografica, i due Stati godono di una profonda amicizia tradizionale. TeT, sottolinea, sono stati fra i primi Stati a stringere legami diplomatici colla Cina. “Il popolo cinese – aggiunge – non dimenticherà mai che TeT votò a favore della restaurazione del seggio dell’RPC alle Nazioni Unite nel 1971”. Carmona replica che la decisione di TeT di stringere legami diplomatici colla Cina nel 1974 mostrò una lungimiranza strategica che ha portato ricchi frutti. La Cina, prosegue, ha effettuato numerosi importanti progetti edilizi che hanno aiutato a propellere lo sviluppo socioeconomico e addotto benefici tangibili alle comunità locali. TeT spera, conclude, d’incrementare la collaborazione colla Cina in settori quali il commerciale, l’energetico pulito e l’ecologico e dà il benvenuto all’istituzione di un Istituto Confucio quale sforzo per migliorare gli scambi culturali e la comprensione reciproca. A Port of Spain Xi incontra anche altri capi di Stato e di Governo di Paesi limitrofi: Donald Ramotar (presidente guyanese), Roosevelt Skerrit (primo ministro dominicano), Keith Mitchell (primo ministro grenadino), Perry Christie (primo ministro bahamense), Portia Simpson-Miller (f., primo ministro giamaicano), Desi Bouterse (presidente surinamese) e Freundel Stuart (primo ministro barbadiano). Filo conduttore di tali incontri la necessità, sottolineata dal presidente cinese, di rinforzare i rapporti bilaterali sinocaraibici.

 

Lasciata Trinidad, il 2 giugno scorso Xi inizia a visitare il Costa Rica, che il prossimo anno presiederà la Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici e nella cui capitale, San José, è stata inaugurata il 6 dicembre 2012 la più recente Chinatown al mondo, realizzata in dieci mesi grazie a una donazione cinese di più di 1,5 milioni di dollari. Il sindaco Johnny Araya dichiarò in occasione della cerimonia d’apertura che il progetto rientrava nel piano di ristrutturazione cittadino volto a offrire un maggior numero di spazi pubblici e costituire un importante attrattiva turistica. Ad accogliere i visitatori un arco in stile tradizionale ispirato all’architettura d’epoca Tang (唐, 618-907). La presidentessa della comunità cinese locale, Isabel Yung, ha detto che la Chinatown è un “vecchio sogno” degli immigrati cinesi in Costa Rica, il primo dei quali giunse circa duecento anni fa e che oggi ammontano a circa 60mila persone, tra prime generazioni e discendenti.

Obiettivo del viaggio di Xi quello di promuovere la cooperazione tra i due Stati, sia per i loro interessi sia per la pace e lo sviluppo mondiali, come spiegato da Xi al suo arrivo in aeroporto. Il 3 giugno Xi incontra in via ufficiale Laura Chinchilla, presidente della Repubblica di Costa Rica. Il meeting è stato preceduto da una cerimonia di benvenuto. I legami diplomatici fra RPC e RCR sono stati stabiliti nel 2007. Nonostante, Xi evidenzia, i rapporti esistano da sei anni soltanto, tuttavia hanno raggiunto uno sviluppo consolidato ed è nell’interesse delle due parti approfondirli facendo di quello tra Cina e Costa Rica un rapporto esemplare di cooperazione tra Stati diversi per ampiezza e condizione. La Chinchilla risponde che i due Stati hanno visto frequenti scambi d’alto livello e risultati fruttiferi in diversi àmbiti collaborativi, cosa che ha addotto ad ambo le parti benefici tangibili. Il Costa Rica, aggiunge, desidera aumentare la fiducia reciproca, la cooperazione e l’amicizia colla Cina e spera che il popolo cinese raggiunga nuovi risultati utili per realizzare il Sogno Cinese. Al termine dei lavori i due Stati sono pervenuti alla firma di un accordo programmatico sulla cooperazione, articolato in quattro direttive: 1) potenziare gli scambi diplomatici, quelli tra legislature e tra partiti politici e supportare gli interessi reciproci; 2) promuovere la cooperazione pragmatica, ampliando il commercio nel contesto dell’accordo di libero scambio e collaborando nel settore energetico pulito; 3) approfondire la cooperazione in settori quali la cultura, l’educazione, lo sport e il turismo, rinforzando gli scambi tra giovani e a livello locale e implementando progetti relativi allo studio all’estero e Istituti Confucio; 4) incrementare la cooperazione nell’arena mondiale e rafforzare comunicazione e cooperazione sui temi principali, inclusi il cambiamento climatico e  lo sviluppo sostenibile. Le relazioni dovranno essere improntate alla democrazia e agli interessi dei Paesi in via di sviluppo. Un ulteriore accordo raggiunto dai due leader quello riguardante la costituzione di un forum cooperativo sinolatinoamericano e il reciproco sostegno per l’ospitazione del forum dei ministeri dell’agricoltura sinolatinoamericano di quest’anno. Cina e Costa Rica, dice Xi ai giornalisti in conferenza stampa unificata dopo l’incontro, sono entrambi Paesi in via di sviluppo al medesimo stadio, pertanto hanno obiettivi comuni di sviluppo economico e miglioramento di qualità della vita. La Chinchilla ritiene che gli spazi di sviluppo cooperativi aumenteranno.

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Il giorno stesso Xi e la moglie, Peng Liyuan (彭丽媛), sono omaggiati della chiave di San José, la massima onorificenza cittadina conferibile a stranieri, secondo il sindaco. Il presidente cinese commenta dicendo che la chiave incarna l’amicizia da parte dei costaricani e sprona a realizzare più scambi a livello locale per migliorare la comprensione reciproca e l’amicizia fra i due popoli. Gli scambi a livello locale, spiega, sono un’importante piattaforma pella cooperazione bilaterale e la Cina vuole cooperare con San José, rinomata città-giardino, negli àmbiti delle tecnologie verdi e della protezione ambientale.

 

Chiave della città conferita a Xi anche dall’amministrazione di Città del Messico, il 5 giugno scorso. Obiettivo della tappa messicana, precedente quella negli USA (vedi http://www.termometropolitico.it/52301_cina-ospite-degli-usa-7-8-giugno-vertice-obama-xi-a-palm-springs-california.html), è l’approfondimento dell’alleanza strategica tra i due Stati, come dichiara il 4 giugno lo stesso presidente cinese al suo arrivo all’aeroporto Benito Juarez, dov’è accolto da José Antonio Meade Kuribrena, ministro degli Esteri messicano. Omaggiato del saluto onorifico dei 21 colpi d’arma da fuoco, Xi incontra la controparte messicana, Enrique Peña Nieto, col quale perviene alla sottoscrizione di un programma di cooperazione strategica complessiva articolato in quattro punti: 1) le due parti useranno lungimiranza e fiducia nel reciproco relazionarsi, accogliendo le lamentele, mostrandosi comprensive e supportandosi a vicenda nella risoluzione di problemi relativi agli interessi cruciali; 2) i due Paesi miglioreranno la cooperazione pratica in base alle proprie strategie sviluppative e concorderanno sull’aumento dei mutui investimenti in aree-chiave quali l’energetica, la mineraria, l’infrastrutturale e la tecnologica alta; 3) le due nazioni incrementeranno gli scambi culturali, incoraggiando esibizioni artistiche, turismo e comunicazione studentesca, accademica, giornalistica e atletica, con un’RPC che costruirà un centro culturale cinese a Città del Messico e degli UMS che stabiliranno un centro culturale messicano a Pechino; 4) Cina e Messico aumenteranno la coordinazione multilaterale fondata su interessi e responsabilità comuni sui maggiori problemi di rilevanza internazionale, quali la gestione governativa economica globale, le sicurezze energetica e alimentare e il cambiamento climatico. RPC e UMS vogliono l’istituzione di un forum sinolatinoamericano e la promozione della cooperazione generale tra la Cina e l’America Latina. “ Annunciamo – Xi dice in conferenza stampa congiunta dopo l’incontro – insieme la promozione delle relazioni sinomessicane al livello di alleanza strategica complessiva, che incarna appieno gli spiriti di mutuo rispetto, eguaglianza e sincera cooperazione”. Il meeting, continua, è stato “molto fruttifero”, conducendo a un importante consenso. Peña Nieto ribatte affermando che la visita di Xi eleva la fiducia reciproca, la cooperazione e l’amicizia tra Messico e Cina. La decisione, prosegue, di forgiare un’alleanza cooperativa strategica apre un nuovo capitolo nei rapporti bilaterali. Il presidente messicano apprezza gli sforzi cinesi volti a propellere le relazioni bilaterali e promette che il suo Paese collaborerà colla Cina per incentivare la cooperazione in ogni àmbito e creare un futuro luminoso per i due popoli.

La Peng, accompagnata dalla prima donna messicana, Angelica Rivera, ha visitato l’ospedale pediatrico Federico Gomez. Ivi ha incontrato i bambini ricoverati, che le hanno rivolto un saluto in mandarino, augurando loro una rapida guarigione e invitandoli a visitare la Cina in futuro. La moglie di Xi ha infine spronato una ricercatrice cinese impiegata in loco a dare un maggiore contributo alla ricerca pediatrica. Alla Rivera la Peng ha fatto presente che “invitare l’intera società a prendersi cura dei bambini, specie quelli malati, è una nostra responsabilità condivisa”, suggerendo quindi di “effettuare scambi pediatrici”.

 

Stefano Giovannini