Tartassati

Letta ha mantenuto la promessa di Berlusconi: l’IMU non c’è più. Ma ora il governo dove troverà i soldi che dovevano arrivare dal gettito dell’imposta più odiata d’Italia? Ecco tutte le nuove idee al vaglio del Ministero

Tassazione sulle offese al ministro Kyenge – Allo studio del dicastero dell’Economia una nuova imposta: se si vorrà (legittimamente) infamare il ministro Kyenge si dovrà pagare una marca da bollo di 50 centesimi. Gli esperti stimano un’entrata erariale di circa 6 miliardi di euro, prevalentemente geolocalizzata nel triangolo leghista compreso tra Bergamo, Bra e Brugheiro. Al vaglio anche un’ipotetica tassa sulla vendita di banane, frutto schizzato ai vertici delle vendite dopo l’arrivo del primo ministro di colore.

Aumento dell’Iva sui carburanti ad ogni sciopero della fame annunciato da Pannella – Saccomanni starebbe pensando ad una misura draconiana: le accise sulla benzina dovrebbero salire di 15 centesimi ad ogni sciopero della fame, della sete o del sonno annunciato dal leader radicale. Con una media di 65 scioperi (nessuno a buon fine) annunciati da Pannella nel solo primo trimestre del 2013, gli esperti del ministero prevedono di risanare il debito pubblico italiano in qualche mese, o perlomeno di convincere Pannella a smettere di annunciare scioperi della fame.

Legalizzazione della mafia e tassazione delle sue entrate economiche – Voluta fortemente da Letta, la misura renderebbe la criminalità organizzata un ente parastatale, al pari di Eni e Enel, con conseguente monopolio di stato sulle sue attività principali, tra cui lo smaltimento illecito di rifiuti, la riscossione del pizzo e gli ammazzamenti a colpi di lupara. Contrario il solo Pdl, che desidera lasciare libertà d’impresa al proprio target elettorale di riferimento.

Abolizione dell’istruzione pubblica – Misura drastica che darebbe finalmente respiro alle finanze statali, e che piace un po’ a tutti i partiti. Già allo studio alcune idee per sostituirla: il Pdl propone ore di videomessaggi di Berlusconi incentrati su svariati temi didattici, dal Mussolini statista alla guerra dei vent’anni tra il Cavaliere e la magistratura; il Movimento 5 stelle vorrebbe invece proporre la lettura in tutte le classi del Blog di Beppe Grillo; il Vaticano si è invece già fatto avanti per gestire l’istruzione direttamente: allo studio la reintroduzione nel programma scolastico del creazionismo, delle teorie di Cesare Lombroso, della geografia pre-scoperta delle Americhe e dell’indice dei libri proibiti (praticamente tutti, tranne quelli di Ratzinger e di Paolo Brosio).

Tassa sui senza casa – Già ribattezzata “anti-Imu” o “homeless tax”, la nuova imposta andrebbe a colpire tutti gli italiani che una casa, né prima né seconda, proprio non ce l’hanno. L’unico problema è tecnico: individuare le panchine dove dormono e costringerli a pagare.

In collaborazione con divisivo.it