Paesi Bassi, sì all’eutanasia per i bambini malati terminali sotto i 12 anni

Il Ministro della Salute olandese Hugo de Jonge, membro di spicco del partito cristiano-democratico CDA nel governo guidato dal liberale Mark Rutte, ha annunciato l’accordo nella maggioranza su un regolamento che estende la possibilità di ricorrere all’eutanasia anche ai bambini malati terminali tra i 12 e 1 anno di età.

La decisione arriva dopo mesi di intenso dibattito interno e circoscrive il ricorso all’interruzione della vita ai soli casi di malattie gravi, incurabili, mortali ed estremamente dolorose, d’intesa con due medici e previo consenso informato di entrambi i genitori.

de Jonge ha affermato che è necessario un cambiamento nelle normative per aiutare “un piccolo gruppo di bambini malati terminali che soffrono senza speranza e in modo insopportabile”.

Secondo lo studio commissionato dal suo Ministero, la stima dei casi interessati dalla nuova regolamentazione si attesta tra i 5 e i 10 all’anno. L’84% dei pediatri interpellati da tre ospedali universitari ritiene necessario introdurre la morte assistita nell’ultima zona franca del diritto, quella dagli 1 ai 12 anni.

Si tratta, difatti, dell’unica fascia di età dove l’eutanasia non era ammessa.

Il quadro legale

In Olanda l’eutanasia è autorizzata per legge per i maggiorenni alle seguenti condizioni:

 

Condizioni richieste per i ragazzi di età tra i 17 e i 18 anni:

 

Condizioni richieste per i ragazzi di età tra i 12 e i 16 anni:

 

In tutti questi casi il Pubblico Ministero sarà informato soltanto qualora una commissione medica provinciale ritenga che la procedura sia stata conclusa in violazione delle condizioni richieste dalla legge.

 

Formalmente la legge non include la fascia di età dalla nascita al compimento del 1° anno.

Tuttavia un protocollo realizzato dall’ospedale universitario di Groningen nel 2004 dopo una consultazione con avvocati, associazioni di genitori e il Procuratore distrettuale locale, approvato nel luglio 2005 dall’Associazione olandese di pediatria, garantirebbe l’irresponsabilità penale ai medici eseguenti la pratica di interruzione della vita quando vi sia:

 

Il Pubblico Ministero deve essere in ogni caso informato dell’avvenuta eutanasia ma la casistica ad oggi dimostra come i medici che abbiano seguito alla lettera il Protocollo di Groningen non siano mai stati perseguiti.