“Italy in a Day”: il progetto di cinema collettivo diretto da Gabriele Salvatores

 

Italy in a Day” è un progetto nato sulla scia di “Life in a Day”, un lungometraggio ideato e realizzato nel 2010 da Ridley Scott grazie al coinvolgimento degli utenti di YouTube, seguito da film collettivi di grande successo come “Britain in a Day” e “Japan in a Day”. La versione italiana è prodotta da RaiCinema, Indiana e Scott Free.

A pubblicizzarlo sui nostri schermi è stato un suggestivo spot trasmesso nel mese di ottobre, in cui volti noti dello spettacolo come Fiorello, Luciana Littizzetto, Gianna Nannini e Christian De Sica piombavano nelle case degli spettatori per invitarli ad entrare a far parte della storia del cinema italiano.

Poche battute per presentare un’opportunità eccezionale e irripetibile: diventare i protagonisti del primo social movie girato in Italia, in cui persone comuni potessero raccontare se stesse, le proprie emozioni, i propri sogni, le proprie paure, e vedere uno spaccato della propria vita inserito all’interno della narrazione collettiva della vita degli italiani.

“Italy in a Day” ha dato appuntamento agli italiani il 26 ottobre: durante questa giornata un numero ancora imprecisato – ma secondo le prime indiscrezioni incredibilmente alto – di persone, armate di smartphone, tablet e telecamera, ha filmato, dalla mezzanotte di venerdì alla mezzanotte di sabato, una fetta della propria – e altrui – giornata, arrivando nei luoghi più diversi – ospedali, carceri, scuole, piazze – e coinvolgendo anche gli italiani all’estero, come i militari.

I filmati stanno già arrivando numerosi sul sito ufficiale del progetto, dove c’è ancora tempo per caricarli fino al 17 novembre.

“Siamo entusiasti della risposta che stiamo ricevendo dagli italiani che continuano a condividere con noi i loro filmati e a mandarci messaggi sui social network”, ha dichiarato Marco Cohen di Indiana Production. “Nel centro di montaggio stiamo iniziando a visionare i primi filmati: ci stanno arrivando video e testimonianze dai posti e nelle circostanze più sorprendenti e insolite. Gli italiani come al solito dimostrano grandi doti di creativitá”.

La selezione e il montaggio del materiale prodotto saranno curati da Gabriele Salvatores, che ha promosso il progetto evidenziando come “Italy in a Day” rappresenti “un esperimento di libertà e democrazia applicata al cinema”.

Quale sarà il ritratto che il premio Oscar ci restituirà della vita degli italiani? Sarà in grado di emozionarci e sorprenderci, come l’iniziativa promette? Riuscirà a restituirci anche un po’ di quel senso di appartenenza difficile da provare in un Paese politicamente e socialmente devastato?

Per saperlo bisognerà aspettare fino all’autunno del prossimo anno, quando è prevista l’uscita del film. Parafrasando la Littizzetto, Salvatores avrà l’onore e l’onere di costruire, con i frammenti della vita degli italiani, la più difficile  “coperta di patchwork” che sia mai stata realizzata.