I tortellini della Signora Monti

tortellini

Già da qualche settimana si parla dell’ironia di Mario Monti. Un’ironia diversa, sarcastica e a tratti “british”. Soprattutto se messa a confronto con quella del suo predecessore, Silvio Berlusconi. E proprio in questo ore il capo del governo ha avuto modo di dare un piccolo saggio di questa ironia.

Pubblichiamo infatti la nota di risposta – apparsa sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri – alla notizia secondo cui l’esponente leghista Roberto Calderoli avrebbe presentato un’interrogazione parlamentare sui festeggiamenti di Capodanno dei coniugi Monti.

Il documento della Presidenza del Consiglio è a tratti sorprendente. L’ufficio stampa del Presidente Monti, infatti, non si limita a chiarire gli eventi ma, con una dovizia di particolari impressionante, non risparmia qualche velata e dubitiamo non involontaria frecciatina alla precedente gestione di Palazzo Chigi. Leggendo la nota si apprende così che gli ospiti dei coniugi Monti sono una decina e che i minorenni presenti non superavano i sei anni di età. Il menu della serata è stato preparato e servito personalmente in tavola dalla signora Monti che per l’acquisto di tortellini e cotechino si è rivolta ad alcuni commercianti del centro storico di Roma. La cena è terminata alle 00:15, giusto il tempo di fare un brindisi per l’anno nuovo appena iniziato e portare i bimbi a dormire.  L’intenzione comica, però, si fa evidentemente manifesta quando l’ufficio stampa di Palazzo Chigi aggiunge:

“Il Presidente Monti non si sente tuttavia di escludere che, in relazione al numero relativamente elevato degli invitati (10 ospiti), possano esservi stati per l’Amministrazione di Palazzo Chigi oneri lievemente superiori a quelli abituali per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, gas e acqua corrente.”

 

Di seguito riportiamo l’intero comunicato:

Il Presidente del Consiglio ha appreso da fonti di stampa che il Senatore Roberto Calderoli avrebbe presentato in data odierna un’interrogazione a risposta scritta con la quale chiede di dar conto delle modalità di svolgimento della cena del 31 dicembre 2011 del medesimo Presidente del Consiglio.

Il Presidente Monti precisa che non c’è stato alcun tipo di festeggiamento presso Palazzo Chigi, ma si è tenuta presso l’appartamento, residenza di servizio del Presidente del Consiglio, una semplice cena di natura privata, dalle ore 20.00 del 31 dicembre 2011 alle ore 00.15 del 1° gennaio 2012, alla quale hanno partecipato: Mario Monti e la moglie, a titolo di residenti pro tempore nell’appartamento suddetto, nonché quali invitati la figlia e il figlio, con i rispettivi coniugi, una sorella della signora Monti con il coniuge, quattro bambini, nipoti dei coniugi Monti, di età compresa tra un anno e mezzo e i sei anni.

Tutti gli invitati alla cena, che hanno trascorso a Roma il periodo dal 27 dicembre al 2 gennaio, risiedevano all’Hotel Nazionale, ovviamente a loro spese.

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Gli oneri della serata sono stati sostenuti personalmente da Mario Monti, che, come l’interrogante ricorderà, ha rinunciato alle remunerazioni previste per le posizioni di Presidente del Consiglio e di Ministro dell’economia e delle finanze.

Gli acquisti sono stati effettuati dalla signora Monti a proprie spese presso alcuni negozi siti in Piazza Santa Emerenziana (tortellini e dolce) e in via Cola di Rienzo (cotechino e lenticchie).

La cena è stata preparata e servita in tavola dalla signora Monti. Non vi è perciò stato alcun onere diretto o indiretto per spese di personale.

Il Presidente Monti non si sente tuttavia di escludere che, in relazione al numero relativamente elevato degli invitati (10 ospiti), possano esservi stati per l’Amministrazione di Palazzo Chigi oneri lievemente superiori a quelli abituali per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, gas e acqua corrente.

Nel dare risposta al Senatore Calderoli, il Presidente Monti esprime la propria gratitudine per la richiesta di chiarimenti, poiché anche a suo parere sarebbe “inopportuno e offensivo verso i cittadini organizzare una festa utilizzando strutture e personale pubblici”. Come risulta dalle circostanze di fatto sopra indicate, non si è trattato di “una festa” organizzata “utilizzando strutture e personale pubblici”.

D’altronde il Presidente Monti evita accuratamente di utilizzare mezzi dello Stato se non per ragioni strettamente legate all’esercizio delle sue funzioni, quali gli incontri con rappresentanti istituzionali o con membri di governo stranieri. Pertanto, il Presidente, per raggiungere il proprio domicilio a Milano, utilizza il treno, a meno che non siano previsti la partenza o l’arrivo a Milano da un viaggio ufficiale.

http://www.governo.it/Presidente/Comunicati/dettaglio.asp?d=66033&pg=1%2C2121%2C3027&pg_c=1