Intelligence, Minniti “Italia a caccia dei migliori cervelli”

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Marco Minniti si occupa da tempo di intelligence. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con la delega per i servizi di sicurezza della Repubblica, confermato da Renzi dopo aver ricoperto la stessa carica col Governo Letta, spiega: “La democrazia è trasparenza. Per raggiungerla servono anche i servizi di intelligence. Ciò significa tutelare i confini della democrazia stessa. Il nostro tour nelle maggiori università italiane serve a diffondere la cultura dell’intelligence a servizio dello Stato democratico. Di qui, la ricerca di professionalità di alto profilo per garantire la sicurezza democratica ed una efficienza dei servizi segreti nel mondo della globalizzazione”.

Marco Minniti in una intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino sottolinea: “Sono tempi difficili per l’intelligence mondiale che vive un momento senza precedenti della storia globale. La riservatezza non può significare assenza di trasparenza – spiega -, perché più è alta la necessità della difesa dei confini della democrazia in qualunque parte del mondo, più deve essere credibile e visibile l’assetto dell’intelligence, che non è la ‘riserva’ dove tutto è consentito”.

Minnitti sul Datagate – Il sottosegretario Minniti: “Se si pensa a quel che è accaduto con il Datagate siamo di fronte alla necessità di ricalibrare l’equilibrio» tra la garanzia di sicurezza e il rispetto della privacy, “tanto che lo stesso presidente Obama ha chiesto una rivisitazione delle regole dei servizi di sicurezza”.

Redazione