Sondaggio Demos: Nordest a favore di unioni civili e matrimoni gay

Demos sforna un altro sondaggio sulle questioni etiche, in particolare sull’omosessualità, in cui viene chiesto a un campione della popolazione del Nord-Est, zona di elezione di Demos, cosa pensano delle unioni civili in generale e della querelle sulla registrazione da parte dei comuni dei matrimoni tra persone dello stesso sesso effettuati all’estero laddove è consentito.

La prima domanda del sondaggio riguarda il fatto che le coppie non sposate debbano o meno avere gli stessi diritti legali di quelle sposate, e la risposta è in gran parte positiva: il 42% si dice molto d’accordo, il 26% abbastanza, e solo il 32% si dice contrario:

 

Il 68% di favorevoli è del 10% maggiore rispetto a 10 anni fa, e già questo è un dato significativo, ma è anche interessante osservare che in tutti i segmenti della popolazione si raggiunge la maggioranza assoluta di favorevoli, dal 76-77% degli under 25 e dei 45-54enni, al 60% degli over 65.

Anche considerando le opinioni religiose troviamo un 54% a favore tra i cattolici praticanti, dato meno ovvio del 79% di coloro che non frequentano la Messa.

Politicamente è a favore il 75% degli elettori del Pd, il 60% dei sostenitori di Forza Italia, il 63% di quanti votano per la Lega Nord, il 66% dei grillini e il 65% di quanti si orientano verso i partiti minori.

Certamente si deve notare che la domanda nel sondaggio non includeva esplicitamente l’ipotesi che tali coppie siano gay, già in molti sondaggi era emerso che gli italiani sono molto più favorevoli alle unioni civili tra etero che tra i gay, ma Demos ha scelto di non distinguere.

L’altra domanda del sondaggio è sulla questione molto attuale della trascrizione dei matrimoni gay all’estero: molti sindaci in Italia, in primis Pisapia a Milano e Marino a Roma, hanno trascritto sui registri comunali le unioni celebrate in Spagna, Inghilterra o altri Paesi dove i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono legali, e il ministro dell’interno Alfano ha dichiarato la nullità di tali atti. Demos chiede se i sindaci dovrebbero riconoscere o meno tali unioni.

Anche in questo caso una maggioranza è favorevole, ma inferiore, del 55% ontro il 38% di contrari.

Qui la questione è più di tifo politico, e meno trasversale, infatti il 38% di contrari diventa il 54% tra gli over 65enni, i 50% tra i cattolici praticanti, il 58% tra gli elettori di Forza Italia e il 52% tra quelli della Lega.

Al contrario i più favorevoli, al 72%, sono i 25-34enni e gli elettori del M5S, al 69%.

Più equilibrate le percentuali nel sondaggio tra gli elettori PD che sono per il 54% favorevoli alle trascrizioni e per il 42% contrari