Lavoro, dai dati Istat timido segnale di ripresa

L’Istat ci regala un mezzo sorriso. Sono i dati che riguardano il lavoro, che per una volta non portano cattive notizie. Secondo l’istituto di statistica, nell’ultimo anno ci sarebbero stati 130 mila posti di lavoro in più. La disoccupazione resta al 12,6%, ma i dati confermerebbero “un primo segnale positivo dopo mesi in cui l’occupazione aveva raggiunto livelli minimi”.

I dati confortanti riguardano lo scorso mese di settembre. Gli occupati in Italia sarebbero aumentati di 82 mila unità, attestando la cifra complessiva sui 22 milioni e 457 mila. Un aumento dello +0,4% su base mensile. Allargando l’obiettivo sull’intero anno, l’aumento sarebbe dello +0,6%. Dal 2013 il numero di occupati sarebbe lievitato di 130 mila unità. Secondo i tecnici dell’Istat, il tasso di occupazione è tornato a salire (55,9%) dopo 4 mesi di stasi. Un aumento di 0,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

Confortanti anche i numeri che arrivano dalla disoccupazione giovanile. Dopo aver toccato il picco del 43,7% in agosto, è scesa al 42,9%. Considerando il solo mese di settembre, la disoccupazione nella fascia di età che va dai 15 ai 24 anni, è scesa dello 0,8% rispetto ad agosto ma è salita dell’1,9% rispetto ai 12 mesi precedenti. I disoccupati sotto i 25 anni sono 698 mila, praticamente poco più di un giovane su dieci è senza lavoro.

È sceso anche il numero degli inattivi tra i 15 e i 64 anni. 0,9% in meno rispetto al mese agosto, 2,1% in meno su base annua. Il tasso di inattività, 35,9%, perde 0,3 punti percentuali su base mensile e 0,7 punti su base annua.