Renzi lancia il sito soldipubblici.it: “Impegno mantenuto”

Matteo Renzi, in diretta a Che tempo che fa, lancia il nuovo sito del governo, soldipubblici.it. E subito è stato crash, visto l’altissimo numero di persone che hanno fatto l’accesso. Dopo qualche ora di rodaggio, tuttavia, i server si sono assestati e ora il sito funziona in maniera corretta e, a quanto pare, anche esaustiva.

Nella home page saltano all’occhio tre cifre: il totale delle spese sostenute da Province, Comuni e Regioni nel 2014 (oltre 24 miliardi di euro, ma non c’è la sanità), le spese delle sole Regioni (quasi sette miliardi), quelle dei Comuni (poco più di sei miliardi).

L’effetto trasparenza è notevole, in quanto permette ai cittadini di verificare quanto spendono le singole amministrazioni. Si scopre così che quelli che si credeva fossero luoghi comuni non lo sono poi così tanto: il comune di Palermo, ad esempio, nel 2014 ha speso di carta igienica e materiale sanitario ben 264mila euro, ben 7 volte quello che ha speso il ben più grande comune di Milano (35mila euro).

Anche in altri settore saltano all’occhio incongruenze notevoli, che gettano ulteriori ombre su come venga gestito il denaro pubblico. Prendiamo ad esempio il confronto tra le regioni Lazio e Campania in ordine alle utenze e canoni per energia elettrica, luce e gas: la prima nel 2014 ha speso 5 milioni, la seconda 66. Una differenza enorme e illogica, visto che nel Lazio (regione della Capitale) il numero degli uffici pubblici non è certamente inferiore a quello della Campania. Le grandi differenza saltano fuori in quasi tutti i raffronti. Ma qual è la fonte dei dati resi finalmente pubblici e accessibili? Il SIOPE (Sistema operativo delle operazioni degli enti pubblici).

L’idea di fondo, la certificazione delle spese delle amministrazioni (oggetto di tante passate Leopolde) è quella già presente in molti Paesi, su tutti la Gran Bretagna dove il sito dedicato alla spesa pubblica è un raro esempio di chiarezza e trasparenza. L’inizio è incoraggiante, speriamo la strada non venga smarrita presto.