Charlie, Alfano: nessuno può escludere che accada anche qua

“Siamo un posto sicuro, ma nessuno può escludere fatti drammatici”. Così, il ministro degli Interni Angelino Alfano, intervistato nel corso della trasmissione Agorà, a chi gli chiedeva se si potesse escludere in Italia il verificarsi di attentati come quello che ha colpito ieri la Francia.

Alfano ha tenuto a sottolineare che l’Italia “fa parte di una comunità occidentale che lotta al terrorismo e fa di tutto per impedire il verificarsi di fatti drammatici”. Comunque, “il livello di allerta rimane altissimo, anche se non abbiamo segnali che facciano pensare all’organizzazione imminente di un attentato”.

Caso Francia-Charlie, Alfano: norma contro Foreign Fighters

“Abbiamo pronta una legge per contrastare meglio i foreign fighters”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, a Uno Mattina, sottolineando che “intendiamo colpire chi vuole andare a combattere nei teatri di guerra, non solo i reclutatori, vogliamo imporre un maggiore controllo di polizia su queste persone ed agire anche sul web, usato da chi si radicalizza”.

Caso Francia-Charlie, Alfano: Salvini fa chiacchiere da bar

“Salvini fa chiacchiere da bar, noi abbiamo il dovere di lavorare. Non ho alcuna intenzione di rispondere a Salvini che sta in televisione tutto il giorno. Il mio dovere è quello di lavorare. Nell’ultimo anno – ha aggiunto il titolare del Viminale – Abbiamo eseguito 11 arresti e 13 espulsioni per fatti legati al terrorismo. Stiamo proponendo a livello europeo, e abbiamo già ottenuto dei sì, un Comitato di analisi strategica antiterrorismo sul modello di quello italiano. Presidiamo giorno e notte il Paese e facciamo tutto il possibile”.