Quirinale: Civati e Vendola, prove di alleanza Guerini: “Pd resterà unito”

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Civati e Vendola lanciano il fronte anti Nazareno e cercano sponde nel M5S in ottica Quirinale. “Tutti coloro che stanno dicendo peste e corna del patto del Nazareno e della sua estensione (e addirittura della sua finalizzazione alla creazione di un nuovo soggetto politico) dovrebbero fare una proposta sul presidente della Repubblica perché non sia espressione del Nazareno, come ormai scrivono tutti i giornali, e quindi di quella che si può definire una trattativa privata (fino alla rottura in Senato, tutti negavano che nel patto ci fosse anche il Quirinale, ma ormai tutti ammettono che non era vero)” scrive Pippo Civati sul suo blog. “Se fosse un’iniziativa che nasce in Parlamento, oltre al Nome della Rosa (e alla Rosa dei Nomi), costringerebbe tutto il Pd a un dibattito vero, non al solito canguro tra le dichiarazioni, al termine delle quali si arriva puntualmente al o così, o niente. Un candidato NN, non-Nazareno – continua Civati – che non nasce tra quattro mura, ma all’aperto, nell’aula parlamentare e nella società italiana, perché le sappia rappresentare entrambe, con autorevolezza e autonomia (che poi sono la stessa cosa). Un candidato che possa arrivare ai voti necessari, senza essere il candidato di questo o di quello”.

 

Parole condivise dal leader di Sel che da Milano rilancia: “Serve un fronte anti-Nazareno di cui faccia parte non solo la sinistra di alternativa ma tutte le forze che amano la Costituzione e considerano il Patto del Nazareno una forma di inquinamento della politica. Compreso il M5S“. A Vendola risponde a stretto giro di posta, Roberto Fico, membro del direttorio M5S: “Noi siamo il fronte anti nazareno da più di un anno e lavoriamo per questo: ben venga Sel, però noi stiamo aspettando i nomi da Renzi. Per ora lo schema è questo”.

 

Il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, invece, replica, senza polemizzare, a Civati. “Stiamo riunendo adesso la segreteria. Abbiamo immaginato un percorso che coinvolga tutto il Pd. Se Civati fa le sue proposte dentro al Pd, le ascolteremo“. Al termine della segreteria, il vicesegretario annuncia come nella corsa al Colle “il Pd resterà unito. Lavoriamo per una proposta condivisa”. “Martedì, dopo le riunioni dei nostri gruppi, ci saranno i colloqui con le altre forze politiche”. Il ‘sondaggio’ della delegazione democratica aiuterà il premier a capire i numeri su cui può fare affidamento, quelli utili a raggiungere il “risultato”.

Rivolto al M5S, Guerini  ha aggiunto: “Noi ci confrontiamo con tutti, compreso il M5s se lo vorrà. Se vorrà essere della partita è benvenuto”. E, come detto, sulla proposta di Civati e Vendola, ha tagliato corto: “Questo è un passaggio in cui il Pd può presentarsi unito e bisogna lavorare per costruire una proposta condivisa sia di metodo che di merito. Confido che saremo in grado di farlo”. Poco prima, entrando nella sede del partito, aveva detto: “Se Civati fa le sue proposte dentro al Pd, le ascolteremo”.