Infografiche – Elezioni Grecia, Presidenziali 2015: finestra sul voto

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Dopo le legislative tocca (nuovamente) alle presidenziali. Non si è ancora dissolta l’eco della vittoria elettorale di Syriza che la Grecia si trova a fronteggiare nuovamente una tornata elettorale, sebbene limitata all’aula del Parlamento. Il successo del partito di Alexis Tsipras e la creazione di un governo di coalizione con gli Indipendentisti di destra (ANEL) aprono infatti la strada alla prosecuzione dell’iter per l’elezione del successore di Karolos Papoulias, bruscamente interrotto a causa del fallimento occorso nei primi tre turni, che ha portato – Costituzione alla mano – allo scioglimento del Parlamento e alla necessità di elezioni legislative anticipate.

Il quarto turno delle elezioni presidenziali era inizialmente previsto entro il 13 febbraio. Tuttavia, la necessità di trovare una quadra – a livello di candidature più o meno condivise – e gli impegni di natura economica che hanno riempito l’agenda politica di Alexis Tsipras nei primi giorni di mandato, hanno reso necessario uno slittamento alla settimana prossima.

Infografiche – Elezioni Grecia, Presidenziali della Repubblica 2015: il sistema di voto 2.0

Del sistema di voto necessario per i primi tre turni e di un elenco delle precedenti tornate legislative abbiamo già parlato in un precedente approfondimento di infografiche. Qui ci soffermiamo sulle norme e i quorum necessari dal terzo turno a seguire.

Come già anticipato nel precedente articolo, la Costituzione ellenica prevede una riduzione del quorum per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica a partire dal quarto turno. Ma soprattutto, ciò che cade definitivamente è la discriminante rappresentata dallo scioglimento anticipato del Parlamento in caso di mancata elezione. Come spiegato infatti dall’articolo 32.4 della Carta, i turni di elezione successivi al terzo richiedono rispettivamente i seguenti quorum: i 3/5 dei componenti del Parlamento (composto in totale da 300 deputati) al quarto, il 50%+1 al quinto, la maggioranza relativa al sesto, a cui partecipano solo i due candidati più votati nel turno precedente.

Qui di seguito la composizione del nuovo Parlamento ellenico ed un breve riepilogo dei risultati dei primi tre turni fallimentari (per cambiare grafico basta cliccare sui riquadri in alto al centro; passando invece con il mouse sul grafico, è possibile visualizzare ulteriori informazioni):

A fronte della composizione del Parlamento e del dettame costituzionale, è chiaro che la golden share delle presidenziali è solidamente nelle mani di Syriza. Con i suoi 149 seggi – maggioranza relativa ma, per un soffio, non assoluta – Tsipras ha davanti a sé diverse strade. La prima – che il premier presumibilmente percorrerà perlomeno nel primo dei due turni del secondo atto delle presidenziali – è quella di provare a raccogliere un largo consenso attorno ad un candidato ampiamente condiviso. In caso di fallimento, resta sempre la seconda strada, quella del sesto turno e del quorum di maggioranza relativa. Che da possibile forzatura potrebbe trasformarsi nell’unica strada possibile per uscire dallo stallo.


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