Milan: si riparte da Inzaghi?

Dalla prossima stagione Pippo Inzaghi sarà l’allenatore del Milan.
Questa voce non rappresenta di certo una novità: già dopo la disfatta contro il Sassuolo che provocò l’esonero di Massimiliano Allegri il nome di Super Pippo circolava con insistenza come uno dei papabili a sostituire il mister toscano.
Alla fine però Berlusconi optò per un suo pupillo, quel Clarence Seedorf che in poche settimane sembra aver catalizzato su di sé tutte le colpe della cattiva stagione del Milan: Galliani non credeva in lui fin dal principio e la sua costante presenza a Milanello non può che testimoniare la mancanza di fiducia nei confronti dell’olandese, Barbara Berlusconi non perde occasione per sottolineare i risultati altalenanti e la mancanza di gioco dei rossoneri, persino lo spogliatoio appare spaccato in una maggioranza che non sopporta più il proprio mister e in una minoranza che “tira avanti” in attesa di tempi migliori.
Seedorf
Probabilmente molte delle voci sono vere: Seedorf, da allenatore come da calciatore, risulta allo stesso tempo talentuoso e indisponente.
L’ultima sconfitta contro la Roma e la decisione di rilasciare un’intervista a Sky senza il consenso della società hanno posto una pietra tombale sul rapporto tra l’olandese e la dirigenza.
In attesa di capire se il Milan si qualificherà o meno per l’Europa League una cosa è dunque certa: a meno di miracoli Clarence Seedorf non allenerà il Milan nella prossima stagione.
Per la seconda volta in appena un anno Pippo Inzaghi entra a far parte della lista dei possibili allenatori della squadra rossonera, ma stavolta l’assenza del pupillo di Silvio Berlusconi non può che rendergli la corsa alla panchina nettamente più semplice.
Al contrario dell’olandese Inzaghi può contare sull’appoggio di Galliani e soprattutto su un feeling mai perduto con lo spogliatoio rossonero, ma non per questo il suo cammino può definirsi privo di ostacoli.

A causa del totale caos che regna sovrano all’interno della dirigenza infatti in casa Milan risulta impossibile affrontare l’argomento della rivoluzione tecnica: la guerra tra Galliani e Barbara Berlusconi ha preso il sopravvento su terzini e centravanti.
Per Inzaghi infatti si profila il concreto rischio di dover affrontare una stagione allo sbaraglio, senza una squadra competitiva e tuttavia con l’obbligo di non poter deludere ancora.
C’è però un altro fattore che preoccupa i tifosi rossoneri: per la seconda volta consecutiva il Milan deciderà di affidarsi ad un allenatore privo di esperienza. L’apprendistato nelle giovanili del Diavolo sono un buon banco di prova che però non basta a formare il mister di una delle squadre più vincenti al mondo.
Con tre partite ancora da giocare dunque il Milan si trova sospeso tra presente e futuro, costretto a vincere il derby eppure già proiettato nella stagione che verrà: Seedorf in panchina e Super Pippo in attesa della fatidica chiamata.