Tosi: “Bossi diverso da Salvini, aveva a cuore unità”

Meglio Umberto Bossi di Matteo Salvini. A dirlo è Flavio Tosi, espulso due giorni fa dalla Lega Nord. “Salvini ha impostato una gestione del partito in termini dittatoriali. Quando il segretario era Umberto Bossi, il sottoscritto era stato il primo e l’unico a confrontarsi con lui apertamente. Bossi, però, aveva a cuore prima di tutto l’unità del movimento e alla fine cercava di trovare una soluzione” ha spiegato il sindaco di Verona, intervenendo ad Agorà, su Rai3. “Anche questa volta, Bossi ha consigliato a Salvini di non strappare e di non portare alle conseguenze estreme questa tensione interna – ha continuato -. Invece Salvini ha un disegno diverso: creare un contenitore di destra, che scavalchi la Lega di sempre: non si parla più di autonomia e federalismo. Visto che, all’interno di questo disegno, c’è una voce fastidiosa che da sempre dice coerentemente ciò che pensa, è stato trovato il modo di liberarsi di Flavio Tosi”.

Tosi: “Sono arrabbiato con Salvini”

Alla domanda se si senta arrabbiato il sindaco di Verona risponde: “Con qualcuno all’interno della Lega sì, evidentemente anche con Salvini. Con tanti altro no, perchè c’è un rapporto di amicizia e di stima che rimane. Sono amareggiato perchè, dopo 25 anni di appartenenza e militanza anche in momenti difficilissimi, ad esempio quando eravamo al 4% e meno, e dopo aver combattuto sempre, essere cancellato dalla Lega personalmente e moralmente fa male”.

Nasce “Verso Nord Popolo Veneto”, movimento vicino a Tosi

Nasce un nuovo gruppo in consiglio regionale veneto vicino a Flavio Tosi, il sindaco di Verona espulso dalla Lega. Altri due consiglieri del Carroccio, Giuseppe Stoppato e l’assessore regionale alla caccia Daniele Stival, hanno costituito il gruppo “Verso Nord Popolo Veneto”.

Salvini: “Tosi? Eravamo amici, ora basta porgere guance”

“Tosi? Eravamo amici, ora mi dice di tutto. Con lui ho finito le guance da porgere, me ne farò una ragione. La Lega non è un tram da cui sali e scendi, lui voleva prendere il posto di Zaia o condizionarlo. Ha scelto un’altra formazione politica, non porto rancore. Auguri”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini a La Zanzara su Radio 24. “Il patto? Non esisteva. Due anni fa si era detto: tu fai il segretario, io il leader di centrodestra. Il mondo cambia. Non siamo mica andati dal notaio, una cosa assolutamente informale”.