Ballarò minuto per minuto 28/02/2012 [diretta]

ballarò

Amici della grande politica e del salotto di “Ballarò”, come ogni Martedì eccoci qui tutti insieme per una nuova puntata di “Tutto Ballarò minuto per minuto”!

Alla corte di Giovanni Floris ci saranno ospiti in studio: Matteo Renzi, Maria Cecilia Guerra, Dominique Lapierre, Michele Boldrin, Raffaele Bonanni,Vasco Errani, Roberto Cota, Alessandro Sallusti. Oltre a questi ospiti, non potranno mancare la copertina di Maurizio Crozza ed i sondaggi del Presidente Ipsos Nando Pagnoncelli.
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21.07 Inizia con l’anteprima del servizio di Alessandro Poggi sul No Tav che si è appeso ai tralicci della corrente, tema che sarà affrontato successivamente mentre inizia la presentazione degli ospiti

21.10 Floris presenta Luisella Costamagna che introduce il suo prossimo programma, si vede che c’è stato un cambio all’ultimo perché non era prevista la sua presenza. Inusuale ordine di presentazione degli ospiti questa sera. E ora la pubblicità poi Crozza!

21.18 Crozza cita “Ai confini della realtà” per poi prendere di mira Marchionne e quanto prende di stipendio lui, o persone come Manganelli. Il paragone con il capo dell’FBI è quasi obbligato. L’FBI cattura Hannibal Lechter e il capo della polizia italiana chi cattura? E gli stenografi che guadagnano quanto Juan Carlos re di Spagna… gli esempi si sprecano… il concetto è chiaro, c’è chi guadagna troppo (anche ben oltre i propri meriti). A Obama per esempio venire a gestire una municipalizzata del gas in Italia… 2 Italie quindi, una che va col Frecciarossa e una che va col “Fecciarossa”. Crozza si lascia andare a una battuta politicamente scorretta sui “negroni”… qualche battuta sulla TAV che serve per le merci e sulle scatolette di tonno che viaggiano a 300km orari, “tonno insuperabile!”. Non poteva mancare qualche battuta su Renzi e sulla sua gioventu’. E poi altro colpo di genio la Cota Crociere! Battuta sull’onnipresente Schettino e la sua moldava per poi chiudere con Sara Tommasi che è salita alla ribalta (lei ex bocconiana) parlando di signoraggio con Scilipoti: è nato il signorinaggio!

21.30 Musica tristissima di sottofondo di “Amici Miei” per un servizio su chi non ce la fa a pagare il mutuo, di chi non ce la fa a arrivare a fine mese. Quell’Italia in difficoltà, quella che secondo Crozza viaggia sul “Fecciarossa”. Critiche sul Governo Monti da parte degli imprenditori agricoli. Un servizio di quelli che crediamo di aver visto ogni anno negli ultimi 10 anni. Qualcuno a disagio nel paese c’è sempre, ma quanto sta sfuggendo a Monti questo disagio? E’ colpa sua?

21.34 Viene chiamato in causa Renzi, che difende il Governo. Il problema è che non si cresce secondo Renzi e certo Monti non può fare crescere un paese in 3 mesi. La burocrazia è il vero nemico da sconfiggere. Prende la parola Cota che ovviamente attacca sul fatto che a pagare siano sempre gli stessi, una bella conversione rispetto a quando la Lega era al Governo, una inversione a U notevole, gli va dato atto… la crescita è ciò che mette d’accordo tutti: bisogna crescere o non ne usciamo piu’

21.37 Renzi ha buon gioco a chiedere a Cota “dove eri tu negli ultimi 3 anni?”. Sallusti invece mette l’accento sul fatto che il Governo Tecnico stia diventando troppo “politico”, troppo incline al compromesso. Peccato che i problemi, soprattutto sulle liberalizzazioni, vengano proprio il partito dell’editore del Giornale da lui diretto. Se solo facesse più attenzione eviterebbe gaffes.

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21.40 Buonanni riconosce un clima piu’ pacifico e già questo è importante, per non parlare della fretta di dover reperire un sacco di soldi con manovre sanguinose. Non era una situazione facile. A sorpresa contesta il fatto che il Governo se la sia preso coi tassisti (non si direbbe visto che sembra la facciano sempre franca). Anche lui insiste sul fatto che avvantaggi i poteri forti come le banche ecc… è una solfa che sembra abbastanza trasversale senza che nessuno faccia notare che il parlamento (che legifera) è lo stesso di prima. Qualcuno se ne dovrà accorgere prima o poi, o no?

21. 45 La Costamagna critica la mancanza di sensibilità di Monti: anche un bravo medico vede prima se il paziente può reggere o meno la cura. Lei forse non sa che il medico pietoso di solito uccide il malato… riconosce poi che molte cose che Monti ha iniziato gli altri negli ultimi 20 anni non le hanno nemmeno sfiorate

21.47 Errani inzia ricordando la situazione di emergenza e portando avanti il punto di vista delle amministrazioni locali (che lui rappresenta). Lo stato ha fatto un sacco di tagli. Se la priorità principale è il lavoro non si possono fare tagli in sostanza… la spesa pubblica alla fine o di riffa o di raffa sono stipendi e siccome il problema è entare nel mondo del lavoro lascia capire che la spesa non può essere tagliata senza causare disagi su quel fronte.

21.50 Prende parola la Guerra che difende il Governo che secondo lei sta facendo bene con la lotta all’evasione, anziché che fare condoni (triste abitudine dei governi con Tremonti ministro dell’Economia). Riattivare i fondi europei è stata una cosa importante.

21.53 Boldrin ricorda anch’egli la difficoltà della situazione che ha portato Monti al Governo, e la colpa è dei governi degli ultimi 15 anni. La retorica attuale è francamente inaccettabile secondo Boldrin, e ci sentiamo di condividere, sembra piu’ frutto di opportunismo politico che di convinzione come l’accusa continua alle banche, è sempre comodo pensare che la colpa sia di qualcun altro, qualche cattivone che trama nell’ombra,

22.00 Finita la pubblicità torna il servizio sullo stato sociale. Pacifico, pensionato di 84 anni, che in sella alla sua bicicletta aiuta chi può tra i suoi vicini. Assistenza fai da te da parte degli stessi anziani, chi ce la fa aiuta gli altri. Il problema grosso è quello del pronto soccorso. Si tagliano i posti letto nei vari reparti e tutti in un modo o nell’altro vanno a finire li…”refugium peccatorum”

22.07 Riprende Boldrin sul tema del sistema sanitario italiano. Interviene poi Errani sulla “non autosufficienza” secondo lui non bisogna scaricare la “non autosufficienza” sulla sanità. Secondo Floris e i suoi cartelli non è tanto vero quello che ha detto Errani. La spesa è delle famiglie, e in nero soprattutto.

22.14 Scontro Cota-Boldrin, quest’ultimo dà in sostanza dell’ignorante sulla sanità americana a Cota. Non si tratta di condividere o meno secondo Boldrin si tratta di sapere le cose o non saperle e Cota sembra non essere preparato come il suo interlocutore sull’argomento.

22.18 I tagli maggiori secondo le tabelle di Floris sono stati fatti al centro e al sud. Come si spiega? L’avrebbero mai detto quelli della Lega?

22.20 Renzi vanta tagli di spesa senza tagli allo stato sociale. Il problema dei tagli è anche relativa alla perdita di posti di lavoro, riprendendo quello che diceva prima Errani e quello che dicevamo anche noi, il grosso della spesa in un modo o nell’altro, direttamente o indirettamente, sono stipendi di gente che con quei soldi, più o meno sprecati, per un prodotto più o meno utile, ci campa (“i lavoratori mi chiamano e dicono: quest’anno veniamo a mangiare a casa tua?”). Come può una siringa costare diversamente a Torino e Catanzaro? Avranno poi questi costi così diversi? Non lo sappiamo, meglio parlare dello stipendio della Minetti per fare un esempio sugli sprechi, lei mette tutti d’accordo.

22.25 Riprende la parola la Costamagna che continua sul discorso del pronto soccorso “refugium” degli extracomunitari con una certa dietrologia sulla legge proposta al suo tempo dalla Lega sui medici che devono denunciare gli extra-comunitari. Cota questa volta risponde bene: si denunciano gli irregolari non quelli regolari che hanno pieno diritto. Non è quindi una questione razziale (come la Costamagna velatamente suggerisce) ma di rispetto della legge sull’immigrazione.

22.26 Il dibattito si fa noioso sui livelli essenziali di assistenza, troppi tecnicismi

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22.30 Servizio su una signora col volto oscurato, va in giro tranquilla, tutto normale se non fosse che lei risulta cieca e quindi invalida al 100%. I falsi invalidi erano un tema ricorrente nei primi anni della seconda repubblica. 2 sono le cose, o all’epoca non hanno controllato, o hanno continuato con il solito andazzo. A occhio si capisce che questi vanno avanti da piu di 25 anni con le loro truffe… i soldi mangiati (diverse centinaia di migliaia di euro ciascuno) non saranno mai restituiti… parte del debito pubblico è fatta di questo.

22.31 E’ il momento di Sallusti che attacca Boldrin per la sua battuta sui soldi di tasse che avrebbe dovuto pagare Berlusconi. Sempre li si torna. La risposta di Boldrin è tagliente: “cosa vuole che dica, difende il suo datore di lavoro”.

22.34 Il problema secondo Sallusti sono le ruberie e la “berlusconiana” Lombardia è la regione piu virtuosa. Non sarebbe quindi un problema del modello sanitario. Boldrin è d’accordo ma dice che per quanto possa essere buono quando il furto e lo spreco sono così frequenti qualcosa non va.

22.37 Bonanni ribadisce che non ci sono soldi e che non ce ne saranno per parecchio. E questo si era capito. Se c’è il malaffare la colpa è della politica che anzichè combatterlo lo gestisce (clientele e favori un tema ben noto). Anche qui Bonanni scopre l’acqua calda.

22.40 Parte il servizio di Alessandro Poggi sui No Tav, si torna al servizio iniziale quindi e al tema della protesta. Paola Baruffa in collegamento ci aggiorna sui blocchi in autostrada. E’ una resistenza armata con tanto di barricate. Ci saranno certamente anche manifestanti pacifici ma queste sono scene di guerriglia non di protesta civile. Scopriamo che Luca Abbà, quello che si è arrampicato sui fili della luce è un agricoltore della zona, è in condizioni gravi. Uno di quelli che probabilmente aveva uno dei terreni espropriati.

22.45 La Costamagna propone la polemica Libero-No Tav di cui abbiamo raccontato ieri nel nostro Blog, una questione alla fin fine giocata su un termine inappropriato da parte di Libero, certamente esecrabile, ma, dopo averne accennato, sarebbe il caso di guardare avanti e parlare di cose più importanti non certo di continuare a montarci una polemica all’infinito. Cota interviene e dice che comunque salire su un traliccio della luce non è un qualcosa di normale da fare come un certo tipo di refrain piu tollerante verso la protesta vuole fare passare. La discussione si anima con applausi di parte. Renzi da ragione a Cota, fa il tifo perché Abbà si salvi ma certo quello che ha fatto non lo si può fare passare come un gesto eroico.

22.55 Anche Errani sostiene la tesi di Renzi: no alla violenza (citando il caso Caselli), va bene la protesta ma non si può fermare l’opera che è stata discussa per anni, con il percorso già cambiato piu volte. Quando si decide una opera pubblica non si può stare 40 anni a tirare avanti in questo modo, ma adesso c’è la pubblicità.

23.00 Si torna in studio con Pagnoncelli che ci informa su cosa pensano gli italiani sulla Tav. Chi è vicino è piu contrario chi vive piu lontano sembra essere favorevole. Sallusti mette a segno un colpo quando dice che i poliziotti meritano lo stesso rispetto della protesta del signor Abbà. Anche la Guerra pero dice che è contraria al vandalismo e alla protesta violenta. La decisione è comunque presa ed è stata presa non solo in Italia ma anche in Europa. Bonanni cita Passera e condanna il modo con il quale la protesta No Tav ha interagito con gli altri impedendo il suo sindacato di parlare aggredendoli ripetutamente. La Costamagna difende la protesta parlando di possibili infiltrazioni della ndrangheta, ma per questo non c’è già la giustizia ordinaria?

23.05 Che ne dice Pagnoncelli? Chi risparmia in realtà? Ben il 29% delle famiglie hanno un saldo negativo in termini di risparmio nel 2011 (solo? Se il 29% è il massimo in un periodo di crisi nera internazionale tutto sommato non stiamo messi così male). Il 54% pensa che l’Italia sia in ritardo rispetto agli altri paesi europei ma il 42% pensa che stiamo recuperando e questo è sorprendente in un clima che sembra invece di generale sfiducia. A proposito della sanità gli italiani hanno per il 51% una visione positiva e per il 48% negativa, piuttosto spaccata in 2 quindi l’opinione pubblica. Scuola e servizi sociali ricevono invece una prevalenza dei giudizi positivi da parte degli italiani. La percezione di spreco è generalizzato, pero ognuno vorrebbe fare tagliare da qualche altra parte e non dalla propria… questo non ci sorprende… L’ amministrazione centrale è per il 69% è la piu colpevole degli sprechi. Monti dopo 100 giorni secondo il 73% degli italiani sta migliorando la situazione, ma il tutto necessita tempi lunghi. Passiamo ai partiti: il partito che soffre di piu la presenza del Governo Monti è, secondo gli italiani, la Lega perche fuori dal governo, seguita dal PD per le divisioni interne, mentre l’UDC è considerato il partito piu vicino al Governo Monti (e ne beneficia anche nei sondaggi come aveva fatto notare anche il Termometro Politico in collaborazione con La Stampa durante la settimana dell’insediamento del Governo Monti). Per quanto riguarda le preferenze ai partiti secondo Pagnoncelli il PD sarebbe al 27%, il PDL al 22%, la Lega al 9,9%, IDV all’8,4% e UDC all’ 8,3%

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Monti è al primo posto tra quelli che si vorrebbero come prossimo presidente del consiglio, sia dal punto di vista dagli elettori del centrodestra con Monti al primo posto seguito sorprendentemente da Alfano e con Berlusconi solo terzo a meta delle indicazioni che riceve Monti (35% a 17% per Monti). Anche come leader del centrosinistra sarebbe preferito Monti anche se di poco, di solo un punto su Bersani e di 2 su Vendola.

23.15 Battutona di Renzi: Monti vincerebbe sia le primarie del centrosinistra che quelle del centrodestra: “abbiamo risolto il problema delle primarie!”, ultimi scampoli di trasmissione che Floris usa per ricordare Rossella Urru che è stata rapita in Algeria.

Ma non c’è tempo (come si direbbe davanti a un “9” di Baccarat) e la puntata si chiude con il solito “Alè” di Floris. Dopotutto domani è un altro giorno!

Ed ecco finalmente le pagelle del Termometro!

Matteo Renzi, bastonato come sempre da Crozza soffre all’inizio ma poi riparte ed è quello che emerge meglio alla distanza piazzando la battutona finale. Voto 7, Diesel

Maria Cecilia Guerra, inizia bene poi si perde in una forma di buonismo stucchevole, persona di spessore ma che non riesce ad incidere come potrebbe voto 6,Maestrina dalla penna rossa

Dominique Lapierre, ma chi era, quello col campanaccio? Senza Voto, Turista della trasmissione

Michele Boldrin, parte molto bene anche lui e vince il duello con Cota sulla sanità statunitense mettendolo in difficoltà, risponde alla grande anche a Sallusti, ma poi si perde un po nel finale. Resta una presenza interessante. Voto 6,5, Tecnico metodista

Raffaele Bonanni, meglio del solito, ma pur sempre prigioniero del clichè di sindacalista. Voto 6+ medianaccio in giornata discreta

Vasco Errani, interviene poco, tira l’acqua al mulino delle amministrazioni locali, fa il suo compitino senza strafare. Voto 6, Senza infamia e senza lode

Roberto Cota, banale nel dare colpe a questo Governo, colpe che non ha e che anzi ha molto di piu il suo partito che ha governato in 8 degli ultimi 10 anni. Perde il duello sulla sanità americana con Boldrin, poi dice qualcosa di condiviso da altri dopo e si riprende parzialmente. Voto 5,5 Fuori forma

Alessandro Sallusti una difesa d’obbligo per Berlusconi, piuttosto scontata e anche fuori luogo ma poi mette a segno un paio di colpi e si riprende. voto 6,5 Nosferatu ha ancora gli artigli affilati!

Luisella Costamagna, ha una certa passione quando esprime il suo pensiero, si nota che pende da una parte, ma non sembra sempre informatissima su quello di cui parla, cosa che per un giornalista non è il massimo. Anche la qualità dei ragionamenti è piuttosto deludente. Voto 4,5 Peggiore in campo

Floris, buona conduzione come sempre, qualche reminiscenza delle vecchie intemperanze ma niente che lui non sappia affrontare oramai. Voto 6,5, Padrone in casa sua (per ricordare un vecchio slogan della Lega)