Sondaggio SWG: crescono M5S e PD, calo per le opposizioni di cdx (17/07)

Sondaggio Swg 17 luglio 2015, una migliore classe dirigente e più partecipazione possono aiutarci ad uscire dalla crisi

Sondaggio SWG 17 luglio 2015: settimana positiva per il Movimento 5 Stelle e il PD, calano le opposizioni di centrodestra. Come uscire dalla crisi? Per gli italiani meno tasse, più attenzione ai poveri, una classe dirigente migliore e più partecipazione.

Come ogni settimana, venerdì 17 luglio l’istituto SWG ha diffuso il report con quesiti di natura politica e le intenzioni di voto dell’elettorato italiano.

Sondaggio SWG: le intenzioni di voto, PD al 34,6%, M5S al 24,4%, Lega al 15 e Forza Italia al 12,1%

Partendo da queste, rispetto alla rilevazione precedente espandono il loro consenso di 0,6 punti il Partito Democratico (ora al 34,6%), il Movimento 5 Stelle (24,4%) e il Nuovo Centro Destra (3,6%), coalizzato con l’UDC in Area Popolare. Le opposizioni di centrodestra risultano tutte in calo, da Forza Italia che lascia sette decimi e scende al 12,1%, alla Lega Nord che cede mezzo punto e si ferma al 15% tondo, passando per Fratelli D’Italia, oggi stimato al 3,8% (-0,1).

Tutti gli altri partiti restano sotto il 3%, quindi esclusi dal parlamento con la nuova legge elettorale Italicum – applicabile dal 1° luglio 2016 – compreso SEL, che secondo SWG raccoglierebbe poco più del 2% dei consensi espressi.

Sondaggio SWG: cosa fare per lo sviluppo del paese?

I quesiti politici si concentrano sulle misure e sui prerequisiti che gli italiani ritengono importanti per garantire lo sviluppo del paese.

Nella prima slide vediamo alcune aree di intervento indicate come importanti: in primis una drastica riduzione delle tasse (87%), dunque maggiori politiche a tutela dei deboli (81%) – domanda che mi sorge spontanea: in che modo è possibile garantire entrambe le cose? – e anche meno monopoli per permettere più iniziativa privata (77%).

Per uscire dalla crisi, inoltre, gli italiani credono che ci sia bisogno di una classe dirigente fatta dai migliori (86%) e più partecipazione della gente (85%). Il decisionismo e il leaderismo, talvolta invocati come possibile soluzione ai mali del paese, incontrano le speranze del 51% degli italiani, dietro ad altre istanze considerate come prioritarie.