UEFA, decidere sul FFP non è facile

manchester-city-fair-play

Dopo giorni di silenzio la UEFA ha ammesso di non essere ancora pronta ad annunciare eventuali sanzioni sui casi di violazione del fair play finanziario. Il segretario generale UEFA Gianni Infantino ha chiarito che le indagini sui nove club coinvolti sono ancora in corso. Il Manchester City e il Paris St. Germain, entrambi finanziati da investitori del Medio Oriente, sono tra i club indagati e sono anche quelli alla ricerca incessante del modo per diventare membri permanenti del élite benestante del calcio europeo.

I due club neocampioni coinvolti

Non è chiaro se City e PSG, finanziati rispettivamente da Abu Dhabi e dal Qatar, abbiano accettato le sanzioni emanate dall’organo di governo del calcio continentale o se abbiano deciso di fare ricorso per ottenere una decisione finale vincolante nel mese di giugno. “C’è in atto una procedura che viene seguita ed è normale quando si parla di un procedimento giudiziario”, ha detto Infantino ai giornalisti dopo una riunione del comitato esecutivo della UEFA a Torino. “Ci vuole tempo per analizzare i casi in modo dettagliato”. La UEFA ha messo in chiaro che vuole chiudere l’intero processo, compresi eventuali ricorsi, entro l’inizio della prossima stagione.

In collaborazione con Calcio & Finanza