Elezioni Milano, Martina elogia Sala e richiama Pisapia: avevo capito che avrebbe fatto da garante

Elezioni Milano, Giuseppe Sala, Giuliano Pisapia, Maurizio Martina, in foto durante un'iniziativa di expo il sindaco uscente pisapia il ministro martina ed il commissario di expo

Elezioni Milano: mentre il sindaco uscente Pisapia si appresta a lasciare tra pochi mesi la carica di primo cittadino si accende il dibattito nel capoluogo lombardo in vista delle primarie con cui il centrosinistra sceglierà il candidato sindaco.

Si sta ritagliando, nel corso di queste settimane, un ruolo attivo il ministro Martina che supporta la candidatura di Sala. Nel suo ultimo intervento Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, dichiara a Repubblica: “il tema del centrosinistra è affrontare la sfida dei prossimi anni sapendo che non si deve stare fermi, ma allargare e rinnovare il campo. Costruire nuove relazioni. Scommettere su figure emergenti come quella di Sala”.

Martina rivolge lo sguardo al campo della sinistra e spiega: “Leggo quasi quotidianamente le dichiarazioni del coordinatore nazionale di Sel, Fratoianni. Un giorno sostiene la possibile candidatura di Balzani e il giorno dopo dice che, se ci fosse Sala, Sel non ci starebbe. Mi pare un atteggiamento sbagliato. Se si lavora unitariamente bisogna farlo dall’inizio alla fine”.

Martina apre a Sala e avverte Pisapia

Martina elogia la figura di Giuseppe Sala: “Macchè tecnocrate, ha gestito l’Expo come fosse la sua famiglia”. “Non capisco cosa si voglia dire con divisivo. Già sono in campo più candidati con le primarie ed è naturale che interpretino diversi punti di vista. Le primarie servono proprio a questo. Tutti i candidati hanno pregi e limiti. Sostengo che la candidatura di Sala possa unire i milanesi più di quanto noi addetti ai lavori non possiamo immaginare”.

“Io avevo sempre capito dalle sue parole – dice invece su Giuliano Pisapia – che avrebbe svolto una funzione di garanzia. Mi stupirebbe se facesse diversamente. Se ritiene di schierarsi è legittimo che lo faccia, ma questo naturalmente cambierebbe lo scenario”. “Da garante deciderebbe di prendere una parte. Continuo a credere che sarebbe importante mantenesse una funzione super partes per tutta la coalizione”.