Prezzo petrolio: si scende sotto quota 30 dollari

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Prezzo petrolio: OPEC ai minimi dal 2004

Il prezzo del petrolio dei produttori OPEC è ufficialmente sceso sotto quota 30 dollari. Continua incessante la spinta verso il basso data al prezzo dell’oro nero da una concatenazione di fattori, a partire dalla guerra di nervi geopolitica decisa in seno all’OPEC – dall’Arabia Saudita in primis – e passando per le difficoltà economiche della Cina.

Prezzo petrolio: continua la discesa

Le primissime reazioni in seguito all’escalation della tensione tra Arabia Saudita ed Iran – in seguito alla decisione di Riyad di giustiziare 47 prigionieri, tra cui l’imam sciita Nimr Al-Nimr – avevano portato ad un timido rialzo del prezzo del greggio. Una tendenza vanificata rapidamente, con i nuovi dati che, con lo sfondamento (al ribasso) di quota 30 dollari al barile spinge il prezzo del petrolio ai minimi dal 2004.

A spingere al ribasso il prezzo contribuisce anche la difficoltà delle borse asiatiche – che stanno trascinando al ribasso anche quelle occidentali – in particolar modo di quella cinese, che conferma le difficoltà dell’economia del Dragone, che ha nuovamente svalutato lo Yuan nei confronti del dollaro, portandolo ai minimi dal 2011. E con una Cina in difficoltà, la domanda di oro nero – che vede Pechino tra i principali potenziali compratori – tende inevitabilmente a precipitare verso il basso, rendendo ancor più evidente l’eccesso di offerta prodotto dal rifiuto dell’OPEC di tagliare la produzione. Che, con questa caduta vertiginosa dei prezzi, rischia di complicare seriamente la situazione delle finanze saudite.