Sondaggi politici: Libia? Una preoccupazione secondaria

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Sondaggi politici: Libia? Una preoccupazione secondaria

L’escalation della tensione e il rischio di un intervento militare in Libia? Al momento gli italiani hanno ben altre preoccupazioni. A dirlo è la rilevazione condotta da IPSOS per ISPI e Rainews24.

Il 23% degli italiani ritiene il terrorismo islamico la maggior minaccia a livello globale, mentre il 22% individua il problema maggiore nell’immigrazione. Tuttavia, solo 4 italiani su 100 ritengono che i rischi maggiori arrivino dal deterioramento della situazione in Libia. La maggioranza relativa degli intervistati (42%) considera che il vero problema sia invece la crisi economica globale.

Il dato della Libia si mantiene molto basso nel tempo, a differenza delle fluttuazioni registrate invece dalle 3 maggiori minacce individuate dagli italiani.

In merito alla situazione del Paese nordafricano, le preoccupazioni maggiori riguardano il rischio di infiltrazioni terroristiche in Italia, mentre pochi danno priorità alle conseguenze sul versante dell’approvvigionamento energetico.

Per quanto riguarda l’intervento militare, la maggioranza relativa degli italiani (49%) è contraria, a fronte di un 31% di favorevoli e di un 20% di astenuti.

Gli “interventisti” variano a seconda dell’appartenenza politica, non raggiungendo mai la maggioranza assoluta.

Riguardo al ruolo svolto dall’Italia in Libia, solo il 66% degli intervistati esprime un giudizio. Per circa 2/3 di loro il voto è negativo.

Nello specifico, quasi il 60% degli intervistati accusa il governo italiano di non avere alcun ruolo né strategia chiara nell’affrontare la situazione.

Ma quale è il problema principale della Libia? Per la maggioranza relativa degli italiani (38%) è la frammentazione politica, che rende difficoltosa la creazione di un governo nazionale.

Il dato politico è considerato più rilevante della presenza stessa dell’ISIS nel territorio del Paese, considerata il problema maggiore dal 27% degli intervistati.