Le avversarie dell’ Italia: la situazione di Uruguay e Inghilterra

Mentre l’ Italia impatta contro il modesto Lussemburgo le nostre avversarie del girone, Uruguay e Inghilterra, mostrano i loro pregi e difetti nelle consuete amichevoli di preparazione.
L’Uruguay vince e convince nel 2-0 contro la Slovenia. Le due reti portano la firma del solito Edinson Cavani e di una vecchia conoscenza del nostro calcio, quel Christian Stuani che, portato in Italia dalla Reggina, non è riuscito a lasciare il segno nel nostro campionato.
Lo stato di forma della squadra sudamericana sembra ottimale, tuttavia sono due  i motivi per cui l’Uruguay deve guardare al Mondiale con preoccupazione. In primis i maggiori dubbi riguardano la condizione di Luis Suarez, stella dei biancocelesti e punta di diamante del tridente completato da Forlan e Cavani.
suarez

Suarez infatti è reduce da un intervento al ginocchio che non gli ha permesso di allenarsi a pieno regime con il resto dei compagni: la sua presenza in Brasile è fuori discussione, ma bisognerà vedere come riuscirà a reggere la fatica e il caldo brasiliano.
Il secondo problema del c.t. Tavarez riguarda invece la fase difensiva: come le altre grandi selezioni sudamericane l’Uruguay risulta eccezionale in fase offensiva ma poco attento in difesa.
Il rischio di giocare bene ma di non riuscire a portare a casa i tre punti è sempre dietro l’angolo, e in un girone con l’Italia e l’Inghilterra anche l’errore più banale può rivelarsi fatale.
La terza grande potenza dell’ormai famigerato girone D, l’Inghilterra, è reduce da un modesto 2-2 contro l’Ecuador. Nella seconda delle tre amichevoli di preparazione ai leoni britannici non bastano le reti Rooney e Lambert: la difesa è ballerina e l’Ecuador può raggiungere il pareggio.

Il c.t. Hodgson decide di schierare in campo le probabili riserve ricevendo segnali contrastanti: da una parte la buona condizione atletica e il talento straordinario di Ross Barkley, dall’altra i problemi difensivi e il solito dilemma del centrocampo.
La presenza di due mostri sacri come Gerrard e Lampard, risultati incompatibili tra loro in Nazionale, non permette l’esplosione dei giovani centrocampisti britannici: Henderson offre tanta sostanza ma poca qualità, Wilshere è reduce dall’ennesimo grave infortunio ed è lontano dalla tenuta atletica ottimale.
Nel 4-2-3-1 degli inglesi dunque le poche certezze riguardano il ruolo di centravanti, affidato a Sturridge o in alternativa a Lambert, e l’abbondanza di scelta nel trio di fantasisti: Rooney può ricoprire al meglio qualsiasi ruolo, Barkley si sta guadagnando la maglia da titolare con giocate eccezionali, Sterling, Lallana e Oxlade Chamberlain sono esterni rapidi e sempre pericolosi.
In attesa del match di Manaus però l’Italia sa come poter far male agli inglesi: con la giusta attenzione in difesa e attacchi veloci i temuti leoni britannici saranno domati.