Vatileaks 2, assolti Nuzzi e Fittipaldi. Condanne per Balda e Chaouqui

Vatileaks 2, assolti Nuzzi e Fittipaldi

I giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi sono stati assolti in primo grado nell’ambito del processo Vatileaks 2 riguardante l’uscita e la pubblicazione di documenti segreti della Santa Sede. Condanne invece sono state emesse per Monsignor Lucio Vallejo Balda (1 anno e 6 mesi) e per la pr Francesca Immacolata Chaouqui (10 mesi). Questi ultimi due, insieme al collaboratore di Balda della Cosea Nicola Maio, sono stati assolti per il reato di associazione a delinquere (“per non aver commesso il fatto”) mentre sono stati condannati per la divulgazione di documenti segreti. I due giornalisti erano imputati, insieme agli altri tre, per il reato di concorso nella fuga di documenti e notizie riservate ma il Tribunale Vaticano gli ha mandati assolti per “difetto di giurisdizione” tenuto conto che i due giornalisti “non rivestono la qualificazione di pubblici ufficiali, né ad essi sono equiparati”. Ora, ha spiegato il direttore della Sala Stampa Vaticana Federico Lombardi, gli imputati avranno tre giorni per fare appello mentre le motivazioni della sentenza saranno depositate e rese pubbliche “nelle prossime settimane”.

Vatileaks 2, la sentenza

La lettura della sentenza è avvenuta dopo 5 ore di Camera di Consiglio da parte del Presidente del Tribunale Vaticano, Giuseppe Dalla Torre. Il collegio giudicante era formato anche da Piero Antonio Bonnet, Paolo Papanti-Pellettier e Venerando Marano. Rispetto alla posizione dei due giornalisti, nella lettura del dispositivo, Dalla Torre si è appellato al “Diritto Divino della libertà di manifestazione del pensiero e della libertà di stampa nell’Ordinamento Giuridico Vaticano”. Per quanto riguarda Lucio Vallejo Balda, da circa 3 anni segretario della Cosea (Pontificia commissione referente di studio e di indirizzo sull’organizzazione della struttura economico-amministrativa), il processo ha evidenziato “la sussistenza” del reato di divulgazione di notizie e documenti riservati (art.116 bis) introdotto nel codice penale Vaticano da una legge del 13 luglio 2013 (sotto il pontificato di Francesco). La pr Francesca Chaouqui, anche lei responsabile della Cosea, è invece stata condannata per il reato di concorso in divulgazione di documenti riservati poiché non è stato sufficientemente provato che la Chaoqui “abbia rilevato notizie o documenti di cui è vietata la pubblicazione”. Il promotore di giustizia Gian Piero Milano aveva chiesto lunedì scorso quattro condanne: un anno per Nuzzi, assoluzione per Fittipaldi e due condanne molto più pesanti per Balda (3 anni e 1 mese) e la Chaouqui (3 anni e 9 mesi). I giudici gli hanno dato torto.

Vatileaks 2, l’inchiesta

L’inchiesta era iniziata nel novembre 2015 con gli arresti  di Balda e Chaouqui (subito rilasciata). I due erano ritenuti i “corvi” che avrebbero passato documenti e informazioni riservate ai due giornalisti Gianluigi Nuzzi (Mediaset) e Emiliano Fittipaldi (l’Espresso). I cronisti, sulla base di queste notizie coperte da segreto (e non solo), hanno scritto due libri che sono usciti lo stesso giorno, il 5 novembre 2015 (tre giorni dopo gli arresti): Via Crucis di Nuzzi (editore Chiarelettere) e Avarizia di Fittipaldi (editore Feltrinelli). I due libri, che sono stati in cima alle classifiche per parecchi mesi, descrivono il modus operandi della Santa Sede nella gestione del denaro e negli intrecci di potere. “Avarizia”, in particolare, racconta delle spese della Fondazione Bambin Gesù per la ristrutturazione dell’attico di Tarcisio Bertone o degli esborsi a cuor leggero del cardinale George Pell, fedelissimo di Papa Francesco a capo dei conti pubblici vaticani.

Vatileaks 2, le razioni di Nuzzi e Fittipaldi: giornata storica

“Oggi e’ giornata storica, non solo per i cronisti ma per lo Stato Vaticano – è stata la prima reazione di Nuzzi – è un momento importante, sono emozionato. Questa è la base della democrazia: la libertà di stampa. Questo segna con forza la svolta del Pontificato di Papa Francesco”. Soddisfatto anche l’inviato de l’Espresso Emiliano Fittipaldi: “Il Vaticano è stato coraggioso. Questo è stato un processo kafkiano per l’accusa, ma la sentenza è la dimostrazione di un passo indietro intelligente, il buon giornalismo se viene fatto rispettando regole deontologiche viene riconosciuto. Non mi aspettavo la piena assoluzione, la conclusione è stata molto positiva”.

Vatileaks 2, Chaouqui: non ho fatto niente, dieci mesi di follia

Umore opposto invece per Francesca Chaouqui che nelle dichiarazioni finali aveva detto di esser pronta ad andare in carcere con il figlio se lo Stato Italiano concederà l’estradizione. “Sono stati dieci mesi di follia, con una donna incinta accusata di un’associazione a delinquere che non c’era- ha dichiarato la pr uscendo dal Vaticano- Io non ho fatto niente. Resta solo quest’accusa di concorso che non ho ben capito”. Intanto l’avvocato di Chaouqui Laura Sgrò all’AdnKronos si mostra moderatamente soddisfatta poiché “nonostante la condanna a 10 mesi” le accuse per i reati principali “sono cadute”. E sul possibile ricorso in appello ha glissato: “c’è ancora qualche giorno per riflettere, vedremo”.

Vatileaks 2, Fnsi: proscioglimento unico esito possibile

“Il proscioglimento di Nuzzi e Fittipaldi dalle accuse che gli erano state mosse era l’unico epilogo possibile di un procedimento giudiziario che non sarebbe nemmeno dovuto cominciare” è il commento a caldo da parte di Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, presidenti della Federazione Nazionale Stampa Italiana (Fnsi).

@salvini_giacomo