Dati Istat: ancora in calo le nascite in Italia

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Dati Istat: ancora in calo le nascite in Italia

La denatalità colpisce tutto il Paese, senza distinzioni. Infatti, nel 2015, sono 17 mila i bambini in meno iscritti all’anagrafe rispetto all’anno precedente. Lo riferisce l’Istat che conferma una tendenza che dura ormai da tempo. Il calo è attribuibile principalmente alle coppie di genitori entrambi italiani. Un altro dato interessante è l’aumento dei figli nati al di fuori del matrimonio che rappresenta circa un terzo delle nascite totali (28,7%), superando il 31% al Centro-Nord.

Bambini con almeno un genitore straniero

Per il secondo anno consecutivo cala il numero di nati con almeno un genitore straniero. Nonostante il cambio di tendenza, si tratta comunque del  20,7% del totale dei nati a livello medio nazionale (circa il 29% nel Nord e solo l’8% nel Mezzogiorno).

Bambini nati da entrambi i genitori stranieri

Continua il calo dei nati anche da genitori entrambi stranieri. Nel 2015, infatti, sono 3 mila in meno rispetto al 2014 che scendono a quota 72.096. In leggera flessione anche la loro quota sul totale delle nascite (pari al 14,8%).

Maternità sempre più posticipata

Nel 2015, otto nati su 100 hanno una madre di almeno 40 anni, 10,3 % una sotto i 25 anni. In media le donne italiane hanno un figlio a 31,7 anni, due anni in più rispetto alle statistiche del 1995. La posticipazione della maternità è molto accentuata per le madri italiane rispetto alle straniere. Prosegue poi la diminuzione della fecondità in atto dal 2010. Le donne italiane hanno in media 1,27 figli (1,34 nel 2010), le cittadine straniere residenti 1,94 (2,43 nel 2010).

Straniere e figli

Tra le straniere, sono le rumene a fare più figli con quasi 20 mila figli. A seguire le marocchine (con oltre 10 mila figli) e le albanesi (quasi 10 mila figli). A notevole distanza le cinesi con poco più di 4 mila nascite. Queste quattro comunità raccolgono il 47% delle nascite delle madri straniere.