Paolo Gentiloni: cinque curiosità sul nuovo primo ministro

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Paolo Gentiloni: cinque curiosità sul nuovo primo ministro

Sul filo di lana, Gentiloni ha bruciato gli altri candidati alla presidenza del Consiglio dei Ministri. Il ministro degli affari esteri sotto il governo Renzi (subentrato alla Mogherini, chiamata come alta rappresentante per l’UE) ha una lunga traiettoria politica. Inoltre “vanta” un illustro parente che fece storia durante il XX secolo. Vi elenchiamo alcune curiosità e dati poco noti sul nuovo premier italiano.

I. La sua parentela con Vittorio Ottorino Gentiloni, promotore del noto “Patto Gentiloni”

Uno dei suoi avi ha ispirato uno dei patti più rinomati e controversi della storia italiana. Il “Patto Gentiloni” segnava il primo vero accordo sottoscritto di natura politica tra un partito (il liberale) e le istituzioni cattoliche. L’appoggio delle istituzioni religiose – oggi diremmo endorsement – fu concesso a cambio della firma di un accordo di 7 punti. Il non expedit, vigente fino a quel momento, fu revocato poco dopo. Il Patto Gentiloni garantì la vittoria al Partito Liberale ma suscitò un vespaio di polemiche, specialmente da parte del Partito Radicale.

II. La relazione con Rutelli e un “particolare” assessorato

Paolo Gentiloni è sempre stato molto vicino a Francesco Rutelli, storico esponente della sinistra romana. Durante i suoi otto anni di mandato, fu il principale portavoce del Sindaco. Inoltre, ricevette un assessorato molto particolare: quello per il Giubileo. Rutelli, infatti, amministrò Roma dal 1993 al 2001. Parliamo quindi, del Giubileo del 2000, celebrato da Giovanni Paolo II (conosciuto anche come Karol Wojtyla)

III. Gentiloni “pioniere”. Tra i fondatori sia della Margherita che del PD

Paolo Gentiloni si può considerare un pioniere di partito: prima, partecipò alla fondazione della Margherita di Francesco Rutelli (fondato nel 2002). Dopo 5 anni, in piena fase di bipolarismo politico, la Margherita, l’Ulivo e altri partiti minori confluiscono nel PD nell’anno 2007. Anche in questo caso, Gentiloni rientra tra i 45 pionieri-fondatori del Partito Democratico.

IV. Le discusse leggi sulla comunicazione

Gentiloni, nato lavorativamente sotto la stella del giornalismo, si interessa al tema della regolamentazione del sistema audiovisivo e, posteriormente, di internet. Le sue proposte di legge, tuttavia sono state fortemente criticate, sia dall’opposizione che dallo stesso PD. Particolarmente, la proposta di una regolamentazione ferrea di internet – attraverso la registrazione presso le autorità competenti – è stata definita come “un errore” dallo stesso propulsore dell’iniziativa.

V. L’ISIS lo ha dichiarato “ministro crociato”

Per via della sua politica interventista in Libia, Gentiloni è stato tacciato niente meno che dallo stesso Stato Islamico come “ministro crociato”. L’ISIS appuntò nella sua “black list” l’allora ministro degli affari esteri, che si dichiarava disposto alla guerra. Come avrà reagito lo Stato Islamico a questo “avanzamento di carriera” del nostro nuovo premier?