Sondaggi elettorali Olanda, l’analisi: l’estrema destra cala ma resta avanti

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Sondaggi elettorali Olanda, l’analisi: l’estrema destra cala ma resta avanti

A meno di un mese dalle elezioni, l’estrema destra di Geert Wilders resta davanti a tutti, pur registrando un leggero calo. Questo è quanto emerge dall’analisi dei sondaggi elettorali svolti in Olanda in merito alle intenzioni di voto in vista del ritorno alle urne, fissato per il prossimo 15 marzo.

Il PVV di Wilders è ormai quasi ininterrottamente da più di un anno e mezzo il partito di maggioranza relativa. Tuttavia, il trend delle ultime settimane mostra un calo che, se confermato alle urne, potrebbe ridimensionare la portata del probabile successo.

Sondaggi elettorali Olanda: Wilders avanti, ma arretra

La media dei sondaggi svolti nel mese di febbraio dai principali istituti demoscopici olandese vede il PVV accreditato di 28 seggi, 2 in meno rispetto al mese precedente ed addirittura 5 rispetto a dicembre. Inoltre, il calo sembra ancor più evidente se si raffrontano le rilevazioni svolte nella prima decade di febbraio con quelle effettuate nei 10 giorni successivi, con un arretramento di ben 5 seggi.

Rilevante è, in particolar modo, il passo indietro rilevato da Tns Nipo, che nell’ultimo sondaggio ha assegnato al PVV 28 seggi, ben 7 in meno rispetto alla precedente rilevazione di inizio febbraio. Ma il calo è registrato anche da Peil (-2 seggi nel giro di 2 settimane) oltre che da De Stemming (-6) e I&O Research (-5).

Nonostante ciò, i Popolari (VVD) del premier uscente Mark Rutte non sembrano approfittarne particolarmente. Analizzando la media dei sondaggi di febbraio, il VVD riduce le distanze dal PVV ma perde un seggio rispetto al mese precedente, scendendo a 24.

Sondaggi elettorali Olanda: i motivi del calo dell’estrema destra

Ma a cosa è dovuto il calo deciso del PVV? Sicuramente i toni infuocati utilizzati da Wilders in questi ultimi giorni di campagna elettorale – con le durissime parole riservate agli immigrati – possono aver fatto sorgere qualche dubbio in una frangia di elettorato inizialmente propensa a sostenerlo. Ma secondo gli analisti locali un’ulteriore spiegazione può essere ritrovata nella volontà dei cittadini olandesi di esprimere un voto utile.

L’attuale frammentazione dello scenario politico del Paese – che rende molto difficile la creazione di un governo di maggioranza – potrebbe infatti spingere gli elettori ad orientarsi verso formazioni in grado di stringere alleanze e formare esecutivi solidi. Da questo punto di vista, il PVV sconta una cosiddetta “conventio ad excludendum” da parte degli altri partiti, nettamente indisponibili ad alleanze con Wilders e soci. Un aspetto che, a poche settimane dal voto, potrebbe essere a dir poco decisivo.