Mappe: di cosa parlano gli inni nazionali paese per paese

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Mappe: di cosa parlano gli inni nazionali paese per paese

Nella mappa pubblicata dal sito Allmysportsteamsuck.com si mostra in maniera semplice quanto suggestiva l’argomento di tutti gli inni nazionali del mondo. In “blu” contrassegnati i paesi con un inno che parla del “paese” in generale. In “rosso” quelli il cui inno si riferisce a una “battaglia” (reale o immaginaria). In “verde” segnalati i paesi che hanno adottato un inno che parla della “bandiera“. In “giallo” quelli con un inno che parla di un “personaggio” (o di un “gruppo”). Infine, in “arancione” sono evidenziati i paesi che hanno scelto un inno con argomento la propria “lingua“. In “marrone” i paesi con un inno che richiama alla “fratellanza“.

La Spagna è l’unico paese in “bianco”. La Marcha Real è uno dei rari casi di inno senza testo stabile.

Mappe: di cosa parlano gli inni nazionali paese per paese

Non solo la Francia – La Marsigliese è l’inno di “guerra” per antonomasia – anche I’talia è contrassegnata in “rosso”/”battaglie”. Nella quarta strofa dell’Inno di Mameli, infatti, si fa esplicito riferimento ad alcune episodi di lotta “patriottica” contro la dominazione straniera. La battaglia di Legnano, per esempio, ma anche la rivolta dei Vespri Siciliani. Il Regno Unito è in “giallo”/”personaggio”. Il famosissimo God Save The Queen all’occorrenza cambia testo e titolo diventando “God Save The King”. Si tratta dell’inno “ufficiale” più antico al mondo (1745). In realtà, quello olandese è molto più antico, ma è stato proclamato inno nazionale solo nel 1932.

Gli Usa sono ovviamente evidenziati in “verde”/”bandiera”. The Star-Spangled Banner ha infatti come protagonista la “bandiera adorna di stelle” che sventola “sulla terra dei liberi e la patria dei coraggiosi”. Anche l’inno della Turchia, parla della “bandiera rosso cremisi che fieramente ondeggia nella luce del crepuscolo e mai sbiadirà”. Germania e Russia sono contrassegnate in “blu”/”paese”. I rispettivi inni hanno resistito alle pagine più scure della storia novecentesca e, grazie a qualche aggiustamento, continueranno a essere cantati ancora a lungo.