Sondaggi politici SWG: che sentimenti rispetto a proprio status economico?

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Sondaggi politici SWG: 1 su 3 preoccupato per propria condizione economica

Chiudiamo l’analisi sul dossier settimanale di SWG – in questo caso riguardante le classi sociali e condizione economica – con i sentimenti degli individui rispetto alla propria posizione sociale. L’istituto demoscopico suddivide in 4 ceti: alto (caratterizzato da una buona condizione economica); medio (e rispettiva condizione economica “media”); fragile (per individui di ceto medio-basso o basso) e marginale (sulla soglia di povertà). Lo stato d’animo varia molto in base alla propria condizione economica. In linea di massima, prevale la preoccupazione. La serenità, invece, sembra cosa unicamente della classe alta. Analizziamo l’ultima parte del dossier SWG.

Precedentemente, abbiamo proposto un’analisi sull’autoposizionamento nella scala sociale.

In un altro articolo, abbiamo visto, invece, le aspettative sull’avanzamento sociale (decisamente negative per la maggior parte del campione)

Sondaggi politici SWG: preoccupazione per il “ceto medio in giù”

La risposta più gettonata alla domanda “La sua posizione sociale la fa sentire”… è “preoccupato”. La preoccupazione affligge particolarmente la classe media e quella fragile, vicina alla soglia di povertà. Rispettivamente, questo sentimento si ritrova nel 41% dei primi e nel 47% dei secondi. Preoccupazione alta anche per chi vive in stato di povertà (al 38%; superiore alla media del 32%). Solo la classe più agiata – che sostiene di avere una buona condizione economica – si dimostra preoccupata in minima parte (appena il 13%). Per loro, è la serenità il sentimento dominante. Un intervistato su due che fa parte di questo segmento, afferma di sentirsi sereno. Serenità praticamente non pervenuta per il ceto fragile (4%) e marginale (2%).

Sondaggi politici SWG: ansia e delusione per ceto medio e fragile. Dinamicità per ceto alto

Per il ceto medio e medio-basso, spiccano i sentimenti negativi di ansia e delusione. Entrambe trovano la massima frequenza (sul campione totale) proprio nel ceto fragile, seguito a ruota da quello medio. L’ansia opprime il 30% del ceto fragile (contro il 20% del ceto medio, il 17% del marginale e solo il 9% della classe alta). Oltre 1 su 4 di chi si trova con una bassa disponibilità economica si definisce deluso. Sensazione positiva, invece, per chi fa parte della classe alta. Con una proporzione abbastanza simile (il 24%), chi rientra nella classe agiata si sente dinamico. Sensazione che scende in maniera progressiva in funzione della disponibilità economica.

Sondaggi politici SWG: la rabbia e la frustrazione di chi vive in stato di povertà

Per chi sostiene di rientrare nel ceto più debole – quello in stato di necessità – si presenta una diffusa sensazione di malessere. Rabbia e frustrazione sono tra i primi sentimenti segnalati dal segmento del campione. Nello specifico, il 30% del ceto marginale si sente frustrato; un 23%, arrabbiato. Quest’ultimo sentimento si presenta in quasi uguale misura (21%) tra coloro che appartengono al ceto medio-basso.