Strage di Bologna: 37 anni dal 2 agosto 1980, verità ancora nascosta

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Strage di Bologna: 37 anni dal 2 agosto 1980, verità ancora nascosta

2 agosto 1980, ore 10 e 25; un’esplosione all’interno della sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna causa la morte di 85 persone e più di 200 feriti. La strage di Bologna passerà alla storia come l’atto terroristico più sanguinoso avvenuto sul suolo italiano nel secondo dopo guerra. D’altra parte, la tragedia che ha dilaniato il capoluogo emiliano romagnolo ha mostrato anche qualcos’altro: l’immenso cuore della cittadinanza bolognese. Ora, uno dei simboli di quella coraggiosa e generosa reazione, tornerà a essere esposto al pubblico dopo decenni passati abbandonato in un deposito. Si tratta del bus 4030 della linea 37. Venne utilizzato per i primi soccorsi e per il trasporto delle vittime, diventando poi uno dei simboli del dramma.

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Al termine di una lunga vicenda giudiziaria, sono stati riconosciuti quali esecutori materiali della strage, i terroristi di estrema destra Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini. D’altra parte, la magistratura, pur sottolineando il probabile coinvolgimento di criminalità organizzata e servizi segreti, non è mai riuscita ad identificare i mandanti dell’attentato.

Strage di Bologna: 37 anni dal 2 agosto 1980, verità ancora nascosta

“Non si può escludere che i NAR (Nuclei Armati Rivoluzionari, l’organizzazione a cui appartenevano Fioranvanti, Mambro e Ciavardini, ndR) abbiano fatto tutto da soli”. Dopo quasi 40 anni, ai giudici sembra non essere rimasto altro da dire. Pochi mesi fa, la Procura bolognese ha quindi deciso di archiviare l’indagine volta a scoprire chi ordinò la strage, destando lo sconcerto dell’associazione dei familiari delle vittime.

Il presidente della stessa e deputato Pd Paolo Bolognesi, in concomitanza con l’anniversario, ha tenuto a ribadire quanto sia “inconsistente” la tesi che nega – di fatto – che la strage faccia parte di un piano più ampio. Sempre Bolognesi ha annunciato che nel suo discorso di commemorazione attaccherà pesantemente il governo, tanto da definire “sgradita” l’eventuale presenza dei suoi membri alle cerimonie.

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