Riforma pensioni: ultimissime, furia Salvini ‘Legge Fornero una follia’

Riforma Pensioni: Salvini furia contro Legge Fornero

Riforma pensioni: ultimissime, furia Salvini ‘Legge Fornero una follia’.

Continua la battaglia di Matteo Salvini e della Lega Nord contro la Legge Fornero. Sul fronte riforma pensioni il dibattito si surriscalda. E le ultime dichiarazioni rilasciate dal leader della Lega appare chiaro come quello delle pensioni sia un nodo che diventerà prioritario nella campagna politica pre-elettorale. Una battaglia, questa, che dura già da qualche tempo. Visto che due anni la Lega raccolse oltre 500 mila firme per proporre un referendum abrogativo della Legge Fornero. Proposta poi dichiarata inammissibile dai giudici della Corte Costituzionale. Sul blocco della Legge Fornero c’è attualmente il no della Corte dei Conti. Modificare sostanzialmente il contenuto di quella Legge significherebbe il disastro per i conti pubblici.

Riforma Pensioni, Salvini contro Legge Fornero: “E’ una follia”

Una cosa è certa. La riforma pensioni sarà tra le priorità dello schieramento di centrodestra. Assieme all’abrogazione della riforma Fornero. Lo ha detto Silvio Berlusconi nello scorso weekend, dichiarando di voler portare le pensioni minime a 1.000 euro. Ha rincarato la dose Matteo Salvini, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. “Io non mi alzerò dal tavolo fino a quando non avremo messo a punto una riforma delle pensioni. Subito dopo aver abrogato la riforma Fornero”. Perché per il leader del Carroccio, “andare in pensione a 67 anni è una follia”.

Dichiarazioni che segnano un punto per le forze di centrodestra, accomunate dalla volontà di intervenire sulle pensioni. Magari con misure massicce che acconsentano alle intenzioni dei due leader. Da una parte il ritocco delle pensioni minime, dall’altra la cancellazione della Legge Fornero. Per questo motivo quello delle pensioni è un tema cruciale, soprattutto alla vigilia delle prossime elezioni 2018. E che potrebbe rafforzare ulteriormente il centrodestra. Inizialmente nei sondaggi, poi direttamente alle urne.

Riforma Pensioni: sindacati sul piede di guerra

I sindacati sono stati gelati dalle parole del ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Che già li aveva avvisati di come la previdenza non fosse una priorità. E le misure ad hoc non sarebbero rientrate nella Manovra Economica. Eppure qualche movimento c’è stato, come ha ribadito il premier Gentiloni nella conferenza stampa post-Consiglio dei Ministri. Si tratta di piccole misure che sono intervenute sull’Ape Social. Ma ai sindacati questo non basta. E promettono di ritrovarsi in piazza.

Parole dure sono state quelle di Ivan Pedretti, di Spi Cgil. Sulla sua pagina Facebook, il sindacalista ha scritto parole di fuoco contro il governo. “Non ci siamo proprio. Con arroganza il governo non risponde ai problemi di milioni di persone. Disattendendo gli impegni presi per la seconda fase di confronto con i Sindacati sulle pensioni. Giunti a questo punto, non è più rinviabile una grande mobilitazione dei lavoratori e dei pensionati per far sentire la propria voce”. All’orizzonte, quindi, c’è il fantasma di un grande sciopero generale. E di un autunno che, se si preannunciava caldo, adesso rischia di diventare bollente.

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