Bonus 80 euro: aumentano i beneficiari, ma requisiti minimi restano

Bonus 80 euro: aumentano i beneficiari, ma requisiti minimi restano

E’ tempo di Legge di Bilancio, e tra le tante novità ce ne sta anche una riguardante il bonus 80 euro di Matteo Renzi. E’ stata infatti disposta in proposito una modifica al limite di reddito per l’ottenimento del noto bonus Irpef.

Bonus 80 euro, come funziona(va)

I famosi “80 euro in più in busta paga” corrispondono a una misura che è stata introdotta nel 2014 dall’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi con il Decreto Legge n.66 del 2014; essa è stata poi resa strutturale nel 2015 e 2016 con la Legge di Stabilità e sarà in vigore fino a tutto il 2017.

Finora i beneficiari del bonus Irpef di 80 euro al mese – per un totale quindi di 960 euro l’anno – erano tutti i lavoratori dipendenti o assimilati con un reddito annuo complessivo fino a 24.000 euro. Nello specifico, si tratta di un credito Irpef erogato in busta paga dal datore di lavoro, correlato quindi sia con l’importo erogato al lavoratore che con il periodo di lavoro effettivo.

Bonus 80 euro, cosa cambia nel 2018

Per il 2018 è stato invece disposto – secondo quanto si legge nel testo della manovra che da oggi è in discussione al Senato – un innalzamento della soglia di reddito necessaria ad ottenere il bonus: si passerà infatti da 24.000 a 24.600 euro per la misura piena del credito Irpef. Per la misura parziale invece tale soglia passerà da 26.000 a 26.600 euro. L’aumento, introdotto dall’esecutivo, combacia con il rinnovo disposto dei contratti dei dipendenti pubblici; questi infatti, ricevuta una maggiorazione sul loro stipendio, non avrebbero potuto ottenere il bonus. Perciò la platea dei riceventi il bonus Irpef aumenterà, andando a coinvolgere anche gli statali e i lavoratori dipendenti di aziende private.

Tale aumento della soglia di reddito di 600 euro riguarderà quindi come detto sia l’erogazione del bonus in misura piena che in misura parziale, cioè sulla base del reddito conseguito. Si tratterà di modificare i limiti come adesso descritti nell’art. 13, comma 1-ter del Tiur.

Chi invece continua ad essere escluso dalla platea dei riceventi il bonus sono i lavoratori incapienti. Ossia coloro che hanno redditi non tassati perché inferiori alla soglia minima fissata per legge a circa 8.000 euro. Saranno invece chiamati alla restituzione totale delle somme ricevute tutti i lavoratori che, presentata la dichiarazione dei redditi, non avevano diritto all’ottenimento del bonus Irpef.

Andando infine a sintetizzare e schematizzare queste novità, ecco chi riceverà e quanto in base alla fascia di reddito e un esempio del calcolo che verrà fatto:

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