Sondaggi elettorali Ipsos: il voto in Sicilia influenzerà quello nazionale

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Sondaggi elettorali Ipsos: il voto in Sicilia influenzerà quello nazionale

L’ultima rilevazione di Ipsos analizza tra le righe del voto siciliano le prospettive della politica nazionale. Bisogna pur sempre considerare la dimensione locale delle elezioni amministrative scrive il direttore dell’Istituto Pagnoncelli sul Corriere. Una dimensione che non può che influire su temi e profilo dei candidati. Senza considerare la diversità dei sistemi elettorali. Tuttavia, sono molti anni ormai che a ogni tornata corrisponde un test su ampia scala per le forze politiche. Le regionali siciliane in questo senso non fanno eccezione. Ecco che, secondo Ipsos, il 50% degli italiani ritiene che avranno delle ripercussioni sul risultato delle politiche. Sono soprattutto gli elettori di centrodestra a pensarlo. In generale, solo il 35% degli italiani l’ha considerata soltanto un’elezione locale.

Un dato che stona con la scarsa affluenza alle urne: le elezioni siciliane sono state seguite dal 95% degli italiani; con il 43% che sottolinea “con grande attenzione”. Tuttavia, il risultato presentato poche sorprese: due italiani su tre si aspettavano la vittoria di Musumeci. In particolare, sapevano come sarebbe andata a finire, in particolare, gli elettori di Pd e Forza Italia.

Sondaggi elettorali Ipsos: il voto in Sicilia influenzerà quello nazionale

Per il 50% degli italiani, secondo Ipsos, Renzi esce così indebolito da non poter essere il candidato premier alle prossime politiche; solo il 32% pensa che il voto siciliano non conti nulla in questo senso. Passando al centrodestra. Il 52% degli italiani lo vede sempre meglio in campagna elettorale che al governo, quando tende a dividersi. Al contrario, il 30% ritiene che questa volta resterà compatto anche dopo la chiusura delle urne. Per le rilevazioni dell’istituto, il 51% del paese ritiene il Movimento 5 Stelle ancora incapace di imporsi a livello nazionale e inadatto a governare.

D’altra parte, nonostante la sconfitta in Sicilia, i pentastellati guadagnano 2 punti di percentuale nelle intenzioni di voto arrivando a quota 29,3%. Davanti solo il centrodestra in coalizione al 36,5%. In terza posizione il Pd che tutto sommato limita i danni: in flessione dell’1,2%, scende al 24,3%. Ad oggi, dunque, il centrodestra conquisterebbe 252 seggi (114 uninominali); il Movimento 173 (63); il centrosinistra (Pd+Alfano) 164 (54).

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