Pensioni notizie precoci: Ape e Quota 41, Inps smentisce la riammissione

Pensioni notizie precoci: le ultime su Quota 41 e Ape sociale

Pensioni notizie precoci: Ape e Quota 41, Inps smentisce la riammissione.

Sul fronte pensioni notizie precoci, fa discutere una nota dell’Inps relativa al numero di domande accolte relative all’Ape Social e precoci. Con un comunicato stampa firmato il 13 novembre, l’istituto previdenziale ha voluto fare alcune precisazioni. Le ultime notizie in merito riguardavano infatti la riammissione del 70% delle domande di Ape sociale e pensione anticipata per i lavoratori precoci. Una riammissione tuttavia citata, ma ancora non ufficiale, sebbene la notizia derivasse da fonti accreditate. I requisiti troppo restrittivi avevano causato infatti il respingimento di una larga parte di istanze. Si è così parlato di un riesame delle domande, per estendere le ammissioni. L’Inps ha recentemente voluto chiarire con una nota la notizia che ha tenuto banco negli ultimi giorni.

Pensioni notizie precoci: riammissione domande, Inps chiarisce

Con una nota dello scorso novembre, l’Inps ha redatto alcune precisazioni in merito alla possibile riammissione delle domande respinte. Come si legge dal comunicato, “per quanto riguarda l’Ape sociale al 15 ottobre, sono state accolte circa 14 mila delle 39 mila istanze pervenute”. Per quanto riguarda le domande accolte per i lavoratori precoci, sempre al 15 ottobre, sono state ammesse 8 mila domande contro le 26 mila ricevute. L’istituto ricorda che il 15 ottobre è la data del termine dell’istruttoria relativa alla prima tranche di domande inoltrate per il 2017.

Poi arrivano i chiarimenti sul possibile riesame delle domande.

Alla luce delle nuove interpretazioni, condivise con il Ministero del Lavoro, l’Inps sta provvedendo al riesame d’ufficio di circa 15 mila domande, cui si aggiunge la stima di circa 8.800 riesami su istanza degli utenti.

L’Inps fa sapere che il riesame è ancora in corso. E che il numero esatto delle domande di certificazione accolte sarà comunicato solo quando la tempistica del riesame sarà conclusa. Il 50% delle domande di riesame, infine, riguarda i lavoratori addetti a mansioni gravose o pericolose.

Pensioni notizie precoci: la protesta, ultime notizie

Non mancano le proteste delle parti interessate. Come riporta il Corriere delle Alpi, il segretario del sindacato Fillea Cgil, Marco Nardini, chiama tutti allo sciopero generale. Obiettivo della protesta è “un sistema penalizzante per i lavoratori edili”. In particolari per quelli di Belluno, dove è stato respinto l’80% delle istanze. Gli operatori edili, per Nardini, non avranno mai continuità lavorativa come richiesto dall’Inps.

E il settore toccato non è solo quello edile. “Ciò dovrebbe valere anche per gli altri settori nei quali chiunque può avere discontinuità lavorativa”. Inoltre, “pochissimi edili possono vantare una continuità di impiego”. Sul banco degli imputati, dunque, il requisito della continuità lavorativa, elemento fortemente discriminante per ottenere la pensione precoce. “Se non si risolve questa situazione delle pensioni al più presto, credo sia giunto il momento di andare allo sciopero generale. Servono soldi per i lavoratori, non per banche e imprese”, ha concluso Nardini.

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