L’esercito di Kiev avanza: Ucraina al bivio

Prima Sloviansk e poi Kramatorsk, ma anche Artemivsk e Droujkivka: negli ultimi giorni l’esercito ucraino ha riconquistato città che per settimane sono state in mano ai ribelli filorussi. La bandiera ucraina è tornata a sventolare sui palazzi istituzionali. Si tratta di uno sviluppo che potrebbe essere decisivo per le sorti delle terre orientali dell’Ucraina, ma è anzitutto uno sviluppo per molti aspetti inaspettato. A scriverlo è la BBC, che ha dedicato una lunga analisi ai fatti delle ultime ore. Arrivando a una conclusione: per la crisi Ucraina potremmo essere dinanzi a un punto di svolta.

Molte delle notizie che arrivano dall’est dell’Ucraina non possono essere verificate, scrive la BBC, ma la sensazione è che la campagna militare condotta dall’esercito di Kiev stia progredendo: lentamente ma inesorabilmente.

I ribelli filorussi hanno ripetuto spesso di essere pronti a combattere fino alla fine, fino all’ultimo uomo. Possono contare su un discreto numero di uomini tra le loro fila, hanno munizioni ed equipaggiamenti. Controllano ancora una ampia porzione di territorio ucraino ma negli ultimi giorni hanno dovuto cedere all’avanzata dell’esercito regolare ucraino. Le ragioni che li hanno spinti a lasciare Sloviansk sono chiare: inferiori in numero, inferiori in mezzi, costantemente sotto il fuoco dell’esercito dell’Ucraina. Ed è probabile che altre roccaforti dovranno essere abbandonate per gli stessi motivi, senza un intervento che ridisegni gli equilibri delle forze in campo.

La variabile è proprio l’atteggiamento della Russia, ha scritto la BBC: una variabile molto difficile da decifrare. Se è vero che Mosca fino a oggi ha sempre negato di pilotare la lotta dei separatisti, è altrettanto vero che a detta della maggior parte degli analisti internazionali la Russia ha fornito supporto ai ribelli. Molti cittadini russi stanno combattendo in territorio ucraino, e questo Mosca non lo nega.

Il basso profilo adottato dalla Russia nelle ultime ore, mentre le forze governative ucraine riguadagnavano posizioni, è molto diverso rispetto al comportamento tenuto per settimane. Ma non è detto che duri. La Russia potrebbe tornare ad esercitare pressioni. E questo, insieme all’annunciata controffensiva che i ribelli si apprestano a lanciare, potrebbe rimettere in discussione il destino delle terre contese. Solo a quel punto si capirà se la riconquista di Sloviansk e Kramatorsk è stata o meno un punto di svolta nella crisi ucraina.