Camera, da Giunta delle autorizzazioni “sì” ad arresto di Giancarlo Galan

Dalla Giunta per le autorizzazioni della Camera dei Deputati arriva il “sì” alla richiesta di custodia cautelare avanzata dai giudici nei confronti di Giancarlo Galan, ex ministro nonché ex Governatore del Veneto, coinvolto nell’inchiesta Mose.

FAVOREVOLI E CONTRARI – I voti a favore dell’arresto sono stati 16, appena 3 i contrari. Hanno votato per il “sì” Lega, Pd, Scelta Civica, Sel e Cinquestelle. Contrari invece Forza Italia, Ncd e Psi. Il presidente della Giunta, Ignazio La Russa, non ha votato. Il voto è arrivato dopo il parere favorevole espresso dal relatore Mariano Rabino (Scelta Civica), che aveva escluso la presenza di fumus persecutionis da parte dei magistrati nei confronti di Galan.

 

BOCCIATA LA RICHIESTA DEL PSI – La Giunta ha anche respinto la richiesta di Marco Di Lello (PSI) di rimettere alla magistratura il fascicolo che riguarda Giancarlo Galan. Ben 14 voti i voti contrari, ma non è escluso che un gruppo di parlamentari possa chiedere alla presidente della Camera, Laura Boldrini, di valutare lo slittamento del voto per permettere alla magistratura di pronunciarsi in merito.

LE PROSSIME TAPPE – Ora l’ultima parola spetta all’Aula di Montecitorio, che martedì prossimo si esprimerà sulla richiesta di arresto. Giancarlo Galan è accusato di corruzionepur ribadendo a più riprese la propria innocenza – e da qui la richiesta di custodia cautelare, arrivata lo scorso 4 giugno.

Emanuele Vena