Corea del Nord: olimpiadi invernali, rischio fratture tra Usa e Seul?

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Corea del Nord: olimpiadi invernali, rischio fratture tra Usa e Seul?

Oggi è in qualche modo un giorno storico per le due Coree. Intorno alle 6 e 30 locali, la Corea del Nord ha riattivato un “contatto diretto” con la Corea del Sud. Si tratta in particolare della linea telefonica di Panmunjon, cittadina “chiave” della zona demilitarizzata al confine tra i due paesi. Le comunicazioni si erano interrotte nel febbraio 2016 per volontà di Pyongyang. Ha confermato la notizia anche il capo del Comitato per la Riunificazione nordcoreano Ri Son gwon che ha confermato di agire “con l’autorizzazione di Kim Jong un”.

Lo stesso ha fatto capire come l’iniziativa servirà a organizzare l’incontro delle delegazioni che dovranno accordarsi sulla partecipazione degli atleti nordcoreani alle Olimpiadi invernali di Pyongchang. Il presidente sudcoreano Moon Jae in ha definito l’evento “molto significativo” al di là dei giochi olimpici. D’altro canto, ha fatto capire che senza uno stop ai test non si potrà trattare su nulla. Anche se da Seul si assicura che ogni passo è concordato con Washington si mostra scetticismo da parte americana. La portavoce del Dipartimenti di Stato Usa Heather Nauert ha commentato: “stanno cercando un cuneo tra noi e loro”.

Corea del Nord: olimpiadi invernali, rischio fratture tra Usa e Seul?

In teoria, Corea del Sud e Corea del Nord hanno ben 33 diverse linee di comunicazione dirette come previsto da un’intesa risalente al 1972; il primo accordo formale dopo la divisione della penisola in due paesi. Servono a evitare che un semplice incidente inneschi un conflitto armato; quindi, rimangono attive durante i periodi di “pace” mentre vengono interrotte quando cresce la tensione tra i due paesi.

È accaduto in seguito a una serie di massicce esercitazioni congiunte Usa-Corea del Sud nel 2013; in quel caso i contingenti ai due bordi della DMZ comunicavano comunque due volte al giorno. Altra brusca interruzione nel 2016, quando i primi test di Pyongyang portarono alla crisi del complesso industriale di Kaesong; sito dal lato nordcoreano della zona militarizzata, dal 2004 fonte di ingenti entrate per Pyongyang, era il simbolo della cooperazione con Seul che garantiva dirigenti, lavoratori, macchinari e, soprattutto, investimenti.

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