Elezioni 2018, ultime notizie: Governo M5S, Grillo smentisce accordi

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Elezioni 2018, ultime notizie: Governo M5S, Grillo smentisce accordi

Il Movimento 5 Stelle è il primo partito italiano ma da solo non può governare; con chi porterà avanti la sua “rivoluzione”? Nell’ultima intervista rilasciata a Repubblica, Beppe Grillo assicura: “non assisterete a una mutazione genetica del Movimento; l’epoca dei vaffa è finita, ma quella degli inciuci non comincerà”.

Prima gli era stato chiesto se Di Maio e Salvini debbano continuare a telefonarsi: “Vi conosco; una smorfia e voi tirate conclusioni. Non ci casco. Io non capisco più cosa è vero e cosa finto, se sono ancora il padre spirituale di un movimento oppure no. Non mollo, ma adesso un capo politico c’è e certe risposte deve darle lui”.

Tuttavia, “Di Maio e Salvini continuano a dialogare” insistono dal quotidiano: “certe domande vanno rivolte ai leader. Però la specie che sopravvive, anche in politica, non è la più forte, ma quella che si adatta meglio. Noi siamo un po’ democristiani, un po’ di destra, un po’ di sinistra, un po’ di centro. Possiamo adattarci a qualsiasi cosa. A patto che si affermino le nostre idee”.

Elezioni 2018, ultime notizie: Governo M5S, Grillo smentisce accordi

Per certi versi, le parole di Grillo sembrano in netta opposizione al nuovo corso pentastellato. Per altri, invece, ne risultano un calco perfetto. Basta considerare l’attuale strategia di Luigi Di Maio che apre al Pd “minacciando” un accordo con la Lega.

Elezioni 2018: Di Maio tra Pd e Lega

“Dei ministri parlo con il Presidente della Repubblica, dei temi con i partiti politici”. La frase del candidato premier, trapelata dall’ultimo incontro con i senatori, tradisce una chiara volontà a trattare. D’altronde, fino a poco tempo fa la lista dei ministri con cui si era presentato al Colle in campagna elettorale sembrava “intoccabile”. Nonostante alcuni segnali favorevoli all’intesa – come quello lanciato da Veltroni – le possibilità di formare un governo con l’appoggio del Pd stanno perdendo quota. A Mattarella toccherà fare il tentativo decisivo dopo Pasqua, anche fosse soltanto per battezzare un “governo di scopo”.

L’ipotesi di governare col Pd piace a Di Maio anche e soprattutto perché in tal modo non si metterebbe in discussione il suo posto a Palazzo Chigi. Per questo anche i ministeri sono diventati oggetto di negoziato (oltre agli scranni di Presidente del Senato e della Camera). D’altro canto, il suo posto da Presidente del Consiglio diventerebbe un bel nodo da sciogliere nel caso in cui l’asse con la Lega funzioni; infatti, Salvini non vuole essere messo in ombra dal candidato premier 5 stelle ora che è diventato il leader del centrodestra. Per suggellare l’alleanza, allora, potrebbe servire un nome che garantisca anche Forza Italia per la Presidenza di una delle due Camere. Forse, Giulia Bongiorno. Proprio da questo punto potrebbero partire le trattative per un governo giallo-verde.

D’altra parte, Berlusconi ora punta a “incunearsi” tra Di Maio e Salvini – anche solo per evitare un subitaneo ritorno alle urne che affosserebbe il suo partito. Ottenere il sostegno di Forza Italia, però, risulta indigeribile a buona parte dei 5 stelle. È qui che un’intesa col Pd potrebbe tornare di nuovo d’attualità.

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