Sondaggi politici Ipsos: per gli italiani l’immigrazione non è una ricchezza

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Sondaggi politici Ipsos: per gli italiani l’immigrazione non è una ricchezza

Una ricerca di Ipsos fotografa la percezione che gli italiani hanno del fenomeno migratorio; condotta circa 6 mesi prima delle ultime politiche, è stata presentata due giorni fa a Milano durante un convegno dell’associazione Amref.

Secondo i dati raccolti dall’istituto, il 32% del paese ritiene che bisognerebbe respingere le imbarcazioni cariche di migranti “nonostante il rischio di nuove vittime”. Inoltre, il 37% degli italiani è d’accordo nel chiudere del tutto le frontiere, anche ai rifugiati.

Oltre all’opinione sui nuovi arrivi, la ricerca indaga anche quella riguardante l’integrazione degli stranieri. Ecco che circa la metà degli italiani si sentirebbe “straniero a casa propria”, per cui non stupisce come il 59% senta che la propria “identità” sia a rischio in questo momento. Dunque, il 50% degli italiani pensa che “dovremmo difenderci di più dal resto del mondo”.

Sondaggi politici Ipsos: per gli italiani l’immigrazione non è una ricchezza

In sostanza, i dati di Ipsos mostrano una convivenza difficile tra italiani e stranieri: per il 44% del paese gli immigrati non fanno abbastanza per integrarsi. La stessa percentuale riferisce di non avere un buon rapporto con i musulmani; Islam e “identità italiana” sono incompatibili per il 40%.

In generale, spicca un dato su tutti: solo il 18% degli italiani considera positivo l’impatto dell’immigrazione sul paese (il 23% per ragioni economiche, il 26% per una questione di arricchimento culturale); d’altro canto, il 57% giudica il fenomeno – nel complesso – negativo.

Tuttavia, secondo la ricercatrice di Ipsos Chiara Ferrari, si può dire che paura e preoccupazione non si traducono in razzismo. Infatti, gli italiani “sul piano personale, rifiutano l’estremismo”; il 72% continua a ritenere giusto il principio dell’asilo politico; il 41% si definisce solidale con i rifugiati.

Nota informativa:

Disponibile solo in parte; 2mila interviste circa, realizzate nel corso dell’autunno 2017. 

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