Roma, lo studio di fattibilità dello stadio inizia a faticare

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Si e’ conclusa la seconda parte della conferenza dei servizi per lo studio di fattibilita’ dello stadio della Roma a Tor di Valle, al dipartimento Urbanistica di Roma Capitale. Rispetto a questa mattina, la riunione pomeridiana ha visto la partecipazione anche di soggetti esterni ai dipartimenti del Comune di Roma. Questi sono stati chiamati a dare un primo parere su quelle che sono le rispettive competenze specifiche. Tra i funzionari presenti, quelli in rappresentaza di Atac, Acea, delle tre Soprintendenze che fanno capo al ministero dei Beni culturali, della Asl RmC e dell’Autorita’ di bacino del Tevere. Da quest’ultima – come gia’ trapelato in mattinata – e’ arrivata una delle prime indicazioni: il rischio esondazione, scongiurato nella zona di Tor di Valle, e’ invece concreto nella fossa di Valleranello, uno degli affluenti del Tevere, all’altezza della Roma-Fiumicino. Problema aggirabile impermealizzando la zona o innalzando la strada.

Un clima disteso

Piu’ in generale il clima della riunione e’ stato definito da fonti interne al Campidoglio “disteso senza particolari veti ostativi”. Tuttavia il clima di scetticismo, per quello che potrebbe essere un percorso a ostacoli di rilievo, resta soprattutto da parte del Munipio IX, da cui sarebbero state avanzate le obiezioni maggiori soprattutto per quel che riguarda la viabilita’ dell’area Ostiense. E tra coloro che sono usciti dalla conferenza c’e’ stato anche chi ha detto che non scommetterebbe “un euro sulla realizzazione dello stadio”. Questa prima conferenza dei servizi dovrebbe comunque concludersi nei primi giorni della prossima settimana per poi procedere con la stesura della delibera sullo studio di fattibilita’ del progetto, che dovra’ essere approvato da Giunta e Consiglio comunale entro il 27 agosto.

In collaborazione con Calcio&Finanza