Visita fiscale Inps: comunicazione malattia con Whatsapp, quando vale

Visita fiscale Inps: comunicazione malattia via WhatsApp

Visita fiscale Inps: comunicazione malattia con Whatsapp, quando vale.

Comunicazione malattia con Whatsapp e visita fiscale


Per quanto riguarda la visita fiscale Inps c’è l’obbligo di inoltrare la comunicazione relativa alla malattia al proprio datore di lavoro. Ma spesso ci si chiede se questa possa essere inviata via WhatsApp. Si tratterebbe di una comunicazione inoltrata tramite un canale diretto, che consentirebbe anche di accertare la lettura del messaggio (doppia spunta blu), a meno che non si siano modificate le relative impostazioni sulla privacy. Inoltre, inviare la comunicazione malattia tramite WhatsApp potrebbe essere utile in tutti quei casi in cui non sia possibile fare in altro modo, come ad esempio nell’eventualità di un ricovero o altro.

Visita fiscale Inps: comunicazione malattia, precisazioni

L’Inps ha specificato che il lavoratore malato deve avvertire per tempo il proprio datore di lavoro o l’amministrazione della sua malattia; che dunque lo impossibilita a presenziare a lavoro. Più nello specifico, i lavoratori dipendenti devono fare riferimento al proprio CCNL di riferimento per conoscere le tempistiche previste relative alla comunicazione dell’assenza per malattia.

Generalmente la comunicazione deve essere inoltrata dal giorno prima (comparto Metalmeccanica) fino a prima dell’inizio del turno di lavoro, come ad esempio nel settore Terziario. Ci sono però quei casi in cui il lavoratore è oggettivamente impossibilitato a comunicare la malattia e l’assenza da lavoro, come ad esempio nelle già citate eventualità di ricovero. La comunicazione può essere inviata tramite chiamata telefonica, ma è anche consentita tramite fax, e-mail o messaggio.

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Visita fiscale Inps: comunicazione malattia via WhatsApp è possibile?

Con la sentenza n. 8802/2017 il Tribunale di Roma ha sdoganato l’utilizzo di WhatsApp per la comunicazione di malattia, rendendolo così un canale di trasmissione idoneo per tale finalità. Come riporta La Legge per Tutti, “i messaggi di WhatsApp sono considerati più idonei anche più di una raccomandata o di un sms”. Questo perché innanzitutto l’informazione da trasmettere al datore di lavoro o amministrazione è immediata. Secondo poi perché permettono di visualizzare la conferma della data e dell’ora di quando il messaggio è stato ricevuto.

Di conseguenza, tramite WhatsApp dovrebbe essere anche consentito inviare il numero del protocollo del certificato medico. Con questo numero, il datore di lavoro avrà la possibilità di accedere al sito dell’Inps e controllare la prognosi stabilita nel certificato medico stesso. Le modalità di comunicazione del numero di protocollo devono essere le stesse sopra riportate (chiamata, fax, messaggio, e-mail). E quindi dovrebbe rientrare anche il messaggio via WhatsApp, per le stesse ragioni sopraccitate.

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