Circo Massimo Roma antica: percorso e cosa vedere

Circo Massimo Roma antica: percorso e cosa vedere.

Il Circo Massimo, come tutti i circhi, i teatri e gli anfiteatri dell’Antica Roma, era un luogo di intrattenimento. Con una capienza di 300.000 persone e una pista lunga 600 metri e larga 140, il Circo Massimo, posizionato tra l’Aventino e il Palatino, era il più grande e famoso edificio per lo spettacolo dell’Antica Roma. Destinato a ospitare le attività agonistiche più amate dai romani. Tra queste, le competizioni sportive e atletiche, sfilate equestri, rappresentazioni di battaglie, messe in scena da giovani aristocratici romani, e le popolarissime corse di carri. I partecipanti, che gareggiavano su piccoli carri trainati da cavalli, dovevano realizzare sette giri intorno al Circo Massimo. La posta in gioco poteva essere molto alta, affrancarsi dalla condizione di schiavo. I concorrenti, dunque, si affrontavano anche per guadagnare la libertà. Il tutto era accompagnato dalla possibilità di scommettere.

Circo Massimo: un luogo dove basta chiudere gli occhi per vederlo

Il luogo di svago più grande dell’antichità è oggi un grande e accessibile prato verde. Basta chiudere gli occhi per sentirsi trasportati nello schiamazzo di voci e rumori che doveva esserci al Circo Massimo all’ora delle corse. All’area archeologica del Circo Massimo, invece, si accede, solo temporaneamente, da Via dei Cerchi. Dal martedì al venerdì è possibile, per gruppi di massimo trenta persone, prenotare delle visite guidate all’area archeologica. Ai singoli visitatori si offrono percorsi organizzati e con guida turistica il sabato e la domenica, dalle 10 alle 16 (ultimo ingresso alle 15).

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Circo Massimo a Roma, cosa vedere

Decine di metri di gallerie che un tempo conducevano alle gradinate sono accessibili e percorribili. I visitatori potranno accedervi e osservare i resti delle latrine antiche, proseguire sulla strada basolata esterna, visitare alcune stanze che un tempo ospitavano botteghe, locande e negozi. O ancora magazzini, lupanari, lavanderie e uffici di cambiavalute, necessari per sostenere il giro di scommesse sulle corse dei cavalli. Nella zona centrale dell’emiciclo si possono ammirare le basi dell’Arco di Tito, uno dei più grandi archi trionfali di Roma.

Circo Massimo, percorsi ancora da scoprire

L’ampio spazio del Circo Massimo, che si prestava anche a eventi legati alla vita politica, sociale e religiosa della città, è dalla leggenda collegato alle origini stesse della città. Si narra che in questo luogo, in occasione dei giochi di Conso, sia avvenuto il ratto delle Sabine (uno dei primi importanti eventi della città di Roma).

L’intervento di riqualificazione, concluso nel 2016, ha restituito una “nuova leggibilità” al monumento. Le indagini, condotte in collaborazione con l’Università Roma Tre (Dipartimento di Architettura) hanno permesso di rimettere in luce le basi delle colonne frontali e alcuni frammenti architettonici. Grazie a questi,  gli archeologi sono riusciti a stabilire le dimensioni originarie del circo. Nuovi percorsi di visita, operazioni di restauro alle strutture e la terrazza panoramica rendono il Circo Massimo un luogo da scrivere sulla lista delle cose da vedere della città eterna.

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