Analisi Forex: previsioni e quotazione dollaro USA. Il quadro

Il dollaro USA ha chiuso l’ultima settimana di agosto in spolvero “grazie” al collasso dei negoziati commerciali fra Stati Uniti e Canada, e per l’analisi forex il trend dovrebbe continuare al rialzo. Le discussioni tra Washington e Ottawa non si sono concluse con un accordo, e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di continuare a trattare con il solo Messico.

Va comunque ricordato che ogni accordo commerciale richiederà l’approvazione del Congresso, e non è chiaro se il Campidoglio approverà un accordo senza il Canada. In ogni caso la posizione forte di Trump sul tema contribuirà a sostenere il biglietto verde nel breve termine.

EUR/USD

L’euro potrebbe indebolirsi nei confronti del dollaro scendendo fino a quota 1,15, dove dovrebbe trovare un po’ di supporto. Una mancata tenuta di questo livello potrebbe portare le quotazioni fino a quota 1,14.

A deprimere le quotazioni della moneta unica anche il report preliminare sull’inflazione ad agosto. Quella core è scesa all’1%, dall’1,1% di luglio. Se le prossime letture si confermassero deboli, è possibile attendersi nuove misure di sostegno dalla BCE, che indebolirebbero l’euro.

Il quadro di lungo periodo resta però rialzista.

GBP/USD

L’analisi forex, in questo caso, suggerisce che il trend di lungo dovrebbe continuare ad essere ribassista. Le brutte notizie dal punto di vista delle notizie economiche (una brutta lettura dell’indice PMI) e dai negoziati sulla Brexit contribuiscono ad appesantirne la quotazione. L’obiettivo al ribasso sembra essere 1,285.

Non sono comunque da escludere escursioni sopra 1,30.

USD/JPY

Lo yen giapponese ha mostrato una certa dose di stabilità, complice probabilmente anche l’accondiscendenza con la quale il primo ministro giapponese Shinzo Abe sta trattando con la presidenza Trump. Questo potrebbe attutire eventuali conseguenze negative in caso di aumento dei venti di guerra commerciali.

Per l’analisi forex, lo scostamento dei fondamentali economici lascia intendere un possibile test dei minimi recenti intorno a 110,50.

AUD/USD

Il dollaro australiano potrebbe aver iniziato a rompere la congestione in cui si trovava da alcuni mesi. L’Australia rischia infatti di trovarsi nel fuoco incrociato della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, paesi verso cui Canberra è esposta.

Per l’analisi forex la quotazione potrebbe scendere fino a 0,7150 nei prossimi giorni, mentre segnali di inversione potrebbero arrivare soltanto dalla riconquista delle resistenze sopra 0,73.

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