Conto corrente e carta prepagata con Iban: costo e differenze. I consigli

Meglio un conto corrente o una carta prepagata con Iban? Dipende dalle esigenze. Ecco un po’ di informazioni utili sui costi e sulle differenze.

Chiusura conto corrente: interessi attivi vanno liquidati. Come averli
Conto corrente e carta prepagata con Iban: costo e differenze. I consigli

Iban carta prepagata o conto, costo e differenze


Da un lato il conto corrente, dall’altro la carta prepagata con Iban. Il primo più tradizionale e completo, la seconda decisamente più conveniente, almeno sotto l’aspetto dei costi. Insomma, meglio il conto corrente o la carta prepagata con Iban? Una risposta oggettiva a questa domanda non esiste. L’unica risposta possibile alla questione è la seguente: dipende dalle esigenze. Ad esempio nel caso di un giovane studente fuori sede che ha bisogno di una carta per effettuare pagamenti facili e veloci e ricevere qualche accredito, o procedere con acquisti online. Ecco, questi potrebbe essere il profilo ideale le cui esigenze ben si rifletterebbero su una carta prepagata con Iban. Un uomo che ha un lavoro da indipendente, che ogni anno paga con F24 e che riceve somme differenti ogni mese (cospicue o no) avrà più bisogno di un conto corrente. Andiamo a vedere perché.

Conto corrente e carta prepagata Iban: caratteristiche principali

La carta prepagata con Iban non è solo uno strumento “per i più giovani”. Ad esempio può essere una soluzione utile per i protestati, ma anche per altri tipi di soggetti. Quali sono le funzionalità di una carta prepagata con Iban? Lo dice il nome stesso. Quelle di una carta prepagata, ma con un Iban che consente di ricevere ed effettuare bonifici. O farsi accreditare uno stipendio, prelevare presso gli Atm, domiciliare le bollette domestiche. Insomma, una carta che vanta le funzioni di un vero e proprio conto corrente base.

Poste Italiane: C/C base, quanto costa e come averlo gratis.

Sul conto corrente cosa c’è da dire che non si sappia già. Esistono diverse tipologie di conto corrente e le banche ogni mese propongono offerte vantaggiose per acquisire e convincere i risparmiatori a diventare loro clienti. Con un conto corrente tradizionale si può fare quanto già citato per la carta prepagata con Iban, con altre funzioni in più. Come ad esempio compilare gli F24 e pagare le tasse (non con tutte le carte prepagate è possibile). Il conto corrente non ha poi limiti di accredito annui, a differenza della carta prepagata con Iban. Tutto questo ha però un costo maggiore, che si traduce anche nell’imposta di bollo per le giacenze medie superiori a 5.000 euro.

Imposta di bollo e costi C/C: come non pagarli.

Conto corrente e carta prepagata Iban: differenze costi

Anche la carta prepagata con Iban ha un costo. Solitamente il primo anno di canone viene azzerato. Dipende comunque dalle promozioni in corso proposte dai singoli istituti bancari. Altrimenti il canone resta comunque agevolato rispetto a un conto corrente base. Ci sono carte prepagate con Iban il cui canone ammonta a circa 10 euro l’anno, tanto per fare un esempio. Di contro una carta prepagata con Iban potrebbe avere la limitazione di mantenere un saldo sempre sotto una certa soglia all’ anno. Anche questa caratteristica dipende dalle condizioni offerte dalla banca.

I costi di un conto corrente risultano invece molto più elevati. Oltre al canone annuo, offerte a parte ma comunque limitate nel tempo, c’è da considerare anche l’imposta di bollo, una vera e propria tassa sul deposito bancario ammontante a 34,20 euro per i conti correnti con giacenze medie superiori a 5.000 euro. Ci sono poi da considerare altri tipi di spese, come quelle legate ai prelievi (da Atm non della propria banca, ad esempio) o ai bonifici, ma si tratta di operazioni che spesso coincidono con quelle della carta prepagata con Iban. Per restare in tema qui un nostro articolo in cui si parla di carta di credito e carta di debito, con relative differenze.

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER

PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL FORUM