Prescrizione contributi Inps 2018: proroga scadenza, qual è il termine

Ultime notizie sul termine della scadenza per la prescrizione dei contributi Inps, con la richiesta ufficiale di proroga. Il comunicato CEPA.

Prescrizione contributi Inps: proroga scadenza, i termini
Prescrizione contributi Inps 2018: proroga scadenza, qual è il termine

Proroga scadenza contributi Inps, le ultime


Prescrizione contributi Inps 2018: proroga scadenza, qual è il termine

Scadenza contributi Inps, la proroga può arrivare?

Si avvicina il termine della prescrizione dei contributi Inps, ma i Patronati d’Italia (CEPA) hanno redatto un comunicato nel quale si richiede ufficialmente la proroga dei termini. Il comunicato è stato inoltrato all’Inps e al Ministero del Lavoro e ha come finalità la proroga della scadenza a causa di alcuni aspetti tecnici ancora da risolvere. E che nessun messaggio Inps recente ha trattato. Tra le principali cause della richiesta di proroga spicca inoltre il completamento della banca dati assicurativa non ancora effettuato.

Prescrizione contributi Inps 2018: la scadenza attuale

La scadenza attuale della prescrizione dei contributi previdenziali corrisponde al 31 dicembre 2018. Tale termine è stato ufficializzato dalla circolare Inps n. 169/2017, nella quale si ufficializza lo slittamento dei termini dalla data originaria (31 dicembre 2017) all’ultimo giorno del 2018.

L’Inps ha inoltre chiarito che la posizione assicurativa potrà essere sistemata anche dopo il 1° gennaio 2019. Tuttavia, dopo la scadenza del 31 dicembre 2018, l’Amministrazione non potrà più regolarizzare i versamenti mancanti; inoltre, come riporta Orizzonte Scuola, “dovrà sostenere l’onere del trattamento di quiescenza, riferito a periodi di servizio per i quali è intervenuta la prescrizione”. Pertanto, ciò che è certo, è che ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2018 per variare la propria posizione assicurativa.

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Prescrizione contributi Inps: proroga scadenza, il comunicato

I Patronati d’Italia (CEPA) hanno redatto un comunicato congiunto rivolto all’Inps e al Ministero del Lavoro. Nel testo si legge che i Patronati hanno accolto con favore le rassicurazioni Inps pubblicate nel 2017 e nel 2018 sugli eventuali danni a carico dei dipendenti pubblici. Tuttavia, “permangono ancora numerosi nodi tecnici e operativi in ordine alla nuova disciplina”. La citata circolare n. 169/2017 aveva poi fatto intendere che in seguito sarebbero state comunicate ulteriori istruzioni a riguardo, ma al momento attuale nulla è stato pubblicato in tal senso. “Senza contare poi che la normativa di particolare favore, che pone a carico delle amministrazioni l’onere dei periodi contributivi omessi e caduti in prescrizione, non trova applicazione nei confronti dei sopra indicati iscritti alla CPI. Platea di lavoratori di non trascurabili dimensioni e comunque anch’essa meritevole di ogni considerazione, attenzione e tutela”.

In aggiunta a quanto sopra riportato bisogna citare il “mancato completamento del progetto di consolidamento della banca dati assicurativa del pubblico impiego”. Completamento che era atteso in ogni caso in un periodo antecedente la prima operatività della prescrizione. Tutte queste cause dovrebbero dunque comportare un ulteriore slittamento delle. Infatti, “proprio alla luce del mancato completamento del processo di consolidamento delle posizioni assicurative, l’Istituto previdenziale non è stato a oggi in grado di ottemperare” quanto disposto dalla Legge n. 335/95 (articolo 1, comma 6). Qui si riporta che “a ogni assicurato sia inviato con cadenza annuale un estratto conto che indichi le contribuzioni effettuate, la progressione del montante contributivo e le notizie relative alla posizione assicurativa; nonché l’ammontare dei redditi di lavoro dipendente e delle relative ritenute indicati nelle dichiarazioni dei sostituti d’imposta”.

Prescrizione contributi Inps: nuova scadenza dopo completamento banca dati

Il risultato allo stato attuale delle cose è che numerosi dipendenti pubblici “non sono ancora nelle condizioni di verificare puntualmente il versamento contributivo”. E resta per loro impossibile segnalare eventuali errori per via del non completamento della banca dati. Da qui l’invito a riflettere su una ulteriore proroga della scadenza per l’avvio della prescrizione dei contributi Inps; che possa quindi iniziare dopo il completamento definitivo della banca dati assicurativa.

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