Primarie Pd 2019: data congresso, candidati e ultimi sondaggi

Primarie Pd 2019: L’unico candidato in grado diimpensierire Zingaretti non ha ancora ufficializzato la propria candidatura; si tratta di Marco Minniti

Primarie Pd 2019 data congresso, candidati e ultimi sondaggi
Primarie Pd 2019: data congresso, candidati e ultimi sondaggi

La data delle prossime primarie del Pd è fissata per il 3 marzo 2019. 

Trai candidati c’è Nicola Zingaretti: presidente del Lazio al secondo mandato, l’anti-Renzi che conta su sostegni importanti nel partito. La sua candidatura viene guardata con interesse anche dagli ex di LeU. A sfidarlo Maurizio Martina, Matteo Richetti. Della partita sarà anche a Francesco Boccia,. Spazio anche per il giovane outsider Dario Corallo e Maria Saladino.

Primarie Pd 2019: gli ultimi sondaggi

L’unico a poter impensierire Zingaretti al momento sembra Maurizio Martina dopo il ritiro della candidatura di Marco Minniti. A sostegno dell’ex ministro dell’Interno si erano schierati importanti sindaci italiani che hanno lanciato un appello per la sua candidatura – sarebbe stato il candidato dall’ala renziana. 

Tuttavia, le ultime rilevazioni disponibili sulle primarie hanno evidenziato il forte consenso accordato dagli elettori Dem a Zingaretti. Un recente sondaggio svoltosi in rete dà Zingaretti primo.

Tutti i sondaggi sono abbastanza concordi nell’assegnare la prima posizione a Zingaretti e la seconda, a poca distanza a Maurizio Martina. Per la terza posizione invece c’è chi vede avanti la candidatura di Matteo Richetti e chi invece considera Francesco Boccia come il favorito per il terzo posto.

Primarie Pd 2019, manifesto del candidato Nicola Zingaretti

Vediamo con quali parole d’ordine Nicola Zingaretti si propone alla guida del Partito Democratico

Una proposta per l’Italia. Prima le persone

Le mie proposte per una nuova Italia basata sull’economia giusta, per una nuova Europa e per un nuovo Partito Democratico. Abbiamo bisogno di un partito radicalmente diverso da quello che abbiamo conosciuto a cominciare dal rispetto delle indicazioni dei territori per la formazione delle liste. Non si tratta solo di una questione organizzativa: serve un partito che ritrovi la ragione stessa della sua esistenza: abbiamo bisogno di mettere prima le persone

 

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