Imu unica 2019 e addio Tasi: quanto potrebbe aumentare

Imu unica 2019 e addio Tasi
Imu unica 2019 e addio Tasi: quanto potrebbe aumentare

Aumento Imu unica 2019, come si pagherà la Tasi


In arrivo la Imu unica? La tassa sulla casa pronta a indossare una nuova veste, nella quale confluirebbe anche la Tasi. L’obiettivo è quello di semplificare la vita dei contribuenti, accorpando in un’unica imposta la tassa sulla casa e la Tasi. La proposta è contenuta in due emendamenti, rispettivamente a firma Lega e PD, al disegno di Legge di Bilancio.

Pur trattandosi di due imposte differenti, che si pagano su negozi, terreni e seconde case, entrambe agiscono sulla stessa base imponibile doppiando così l’adempimento e i bollettini e rappresentando così un supplemento burocratico che potrebbe essere snellito. Tra le novità figura anche la messa a disposizione del modello precompilato ai contribuenti da parte dei Comuni, come già avviene per la Tari. Sotto l’aspetto economico, invece, potrebbe esserci una vera e propria beffa per i cittadini, i quali potrebbero andare incontro a un aumento della tassazione.

Imu unica: aliquota maggiorata, i rischi

Come riporta Repubblica, uno dei 14 articoli dell’emendamento a firma Lega sancisce un tetto all’11,4 per mille come aliquota massima della Imu unica. Ovvero “un livello più alto di quanto consentito oggi a Comuni, per cui il tetto è fissato al 10,6 per mille, come somma delle aliquote di Imu e Tasi”, fatt alcune eccezioni.

A tal proposito l’allarme arriva anche da Confedilizia, il cui presidente Giorgio Spaziani Testa ha affermato come l’associazione dei proprietari di immobili abbia già “segnalato la circostanza più di una settimana fa, sia pubblicamente sia direttamente ai deputati della maggioranza che li hanno firmati”. La maggiorazione dell’aliquota andrebbe a tutelare le città con le aliquote già alte, ma l’altro emendamento, simile nella natura, a firma PD sancisce un tetto al 10,6 per mille con possibilità di sforare di 0,4 punti percentuali per salvaguardare le città con le maggiorazioni più alte.

Spaziani Testa ha tuonato contro un possibile aumento delle aliquote ricordando che le tasse sugli immobili hanno già raggiunto “la cifra monstre di 50 miliardi all’anno, con danni all’intera economia che continuano a manifestarsi”. Come riporta Il Giornale, il numero 1 di Confedilizia spinge dunque verso una riduzione dell’aliquota piuttosto che su un ulteriore aumento.

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Imu unica: chi pagherebbe di più

Esemplificando, ci sono diverse città che sono già a un’aliquota dell’11,4 per mille. Pertanto, se quanto contenuto nell’emendamento dovesse concretizzarsi, la situazione resterebbe invariata nei seguenti Comuni: Ascoli, Brescia, Brindisi, Milano, Modena, Rieti, Roma, Savona e Verona. A Macerata, invece, si pagherebbe lo 0,1 in più, mentre lo 0,2 peserebbe su Siena e Terni. In città come Napoli, Palermo, Torino, Bari, Bologna e Firenze, l’aggravio sarebbe dello 0,8, visto che l’attuale aliquota applicata da questi capoluoghi è del 10,6 per mille.

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