Busta paga gennaio 2019: importo stipendio e guida alla lettura

Busta paga: vediamo quali sono gli elementi essenziali ed i riferimenti necessari sia del datore di lavoro che del dipendente che vengono riportati.

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Busta paga gennaio 2019: importo stipendio e guida alla lettura

Stipendio e busta paga a gennaio


La busta paga è il documento in cui mensilmente prende forma il rapporto di lavoro tra datore di lavoro e dipendente. Si tratta dello strumento che riepiloga varie voci e da cui è visivamente possibile leggere la remunerazione del lavoratore. Può anche prendere il nome di cedolino: viene dato al lavoratore mese per mese con l’importo percepito dal lavoratore nel periodo di riferimento. Dalla busta paga è possibile visualizzare lo stipendio netto ma anche tanti altri parametri economici. Tra i quali ci sono lo stipendio lordo e dati identificativi sia del datore di lavoro che dello stesso dipendente.

Busta paga, elementi identificativi datore di lavoro e lavoratore

Per quanto concerne il datore di lavoro sono sempre riportate: ragione sociale, il codice fiscale o la partita Iva, l’indirizzo della sede legale, le posizioni Inps e Inail e l’indicazione unità locale e del reparto dove il dipendente lavora.

Mentre rispetto al lavoratore è possibile leggere le generalità anagrafiche, il numero di matricola, la data di assunzione, la qualifica e le mansioni, il livello retributivo. E ancora il numero delle presenze, con giorni e ore lavorate, i giorni le ore di permesso e ferie, gli eventuali straordinari e assenze e la percentuale di riduzione dell’orario nel caso di contratto a tempo parziale.

Busta paga, le varie voci presenti part I

Ogni busta paga deve riportare la paga base di cui il lavoratore ha diritto sulla base del contratto collettivo nazionale di lavoro (a seconda dei comparti – qui un articolo sui lavoratori domestici) e in base al livello del lavoratore. Inoltre ci sono le voci come l’ex indennità di contingenza, l’elemento distinto della retribuzione (E.D.R.),  lo scatti di anzianità, il superminimo collettivo o III elemento, i superminimi individuali, le indennità di funzione. E infine gli elementi derivanti dalla contrattazione decentrata o di II secondo livello che possono variare in base all’azienda ed al settore.

Tra le voci aggiuntive possono esserci indennità come maneggio denaro o indennità di trasporto.

E ancora possono esserci come spiega il sito pensioni e lavoro voci retributive indirette maturate con cadenza non mensile. Tra cui per esempio “tredicesima”, “premio ferie” o premi di produttività e/o di risultato.

Infine vi sono o possono esserci voci di “retribuzione differita” di cui fanno parte il trattamento di fine rapporto, l’indennità sostitutiva per le ferie e i permessi maturati e non goduti, le incentivazioni all’esodo e l’indennità sostitutiva del preavviso.

Busta paga, le varie voci presenti part II

C’è poi la parte relativa a previdenza e contributi. L’imponibile previdenziale e totale contributi, i trattamenti economici di malattia e maternità, cassa integrazione e mobilità ed eventuali assegni familiari. Una parte dei contributi è a carico del lavoratore e vengono trattenuti dalla busta paga.

Sempre in busta paga è possibile visualizzare tutti i dati fiscali. Di cui fanno parte l’imponibile fiscale, l’imposta lorda e netta Irpef, detrazioni d’imposta, totale trattenute e addizionali Irpef. Oltre alla quota del Trattamento di Fine Rapporto che erogato al termine del rapporto di lavoro. E lo stipendio netto ovvero quanto percepito dal lavoratore. Consiste nel risultato di quanto spetterebbe al lavoratore come stipendio loro al netto di oneri sociali e trattenute fiscali a carico del dipendente.

Ricapitolando quanto detto sinora la busta paga ha riferimento sui dati del datore di lavoro e del lavoratore, una parte dedicata a quanto viene percepito dal lavoratore. Poi una parte sulle trattenute che sono di tipo fiscale e previdenziale e una composta dal calendario con numero di ore lavorate, permessi e ferie.

In particolare ripetiamo le voci delle somme trattenute: contributi INPS a carico del lavoratore dipendente, gli eventuali assegni familiari, le trattenute Irpef, le detrazioni dal lavoro dipendente, eventuali detrazioni per carichi familiari, addizionali regionali e comunali, il cosiddetto bonus Renzi pari a 960 euro l’anno.

 

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