Pensioni ultime notizie: decreto Quota 100, ecco il testo integrale

Sulle pensioni ultime notizie riportano il decreto che contiene Quota 100, con l’anteprima del testo integrale in attesa dell’approvazione del CdM.

Pensioni ultime notizie: decreto Quota 100

L’atteso decreto che contiene Quota 100 e il reddito di cittadinanza, le due misure principali di questo governo, sarà approvato dal Consiglio dei Ministri giovedì 17 gennaio 2019. Nel frattempo su Quota 100 sono uscite diverse bozze di decreto, con testi modificati e corretti nel corso del tempo. Ormai siamo alla versione definitiva e non ci resta dunque che andare a vedere cosa si dice su Quota 100, se ci sono novità o cambiamenti.

Pensioni ultime notizie: decreto Quota 100, il testo

A pubblicare in anteprima il testo integrale del decreto ci ha pensato in esclusiva Affaritaliani.it. Andiamo quindi a leggere i punti salienti.

L’articolo 14 tratta delle Disposizioni in materia di accesso al trattamento di pensione con almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi. Viene confermata la sperimentalità della misura per questo triennio (2019-2021) e si afferma che il requisito anagrafico sé successivamente adeguato agli incrementi alla speranza di vita.

Confermato anche il cumulo dei contributi. Lo si evince dal comma 2 del testo. “Gli iscritti a due o più gestioni previdenziali che non siano già titolari di trattamento pensionistico a carico di una delle predette gestioni, hanno facoltà di cumulare i periodi assicurativi non coincidente nelle stesse gestioni amministrate dall’Inps”.

Non cumulabile invece il reddito da lavoro. “A far data dal primo giorno di decorrenza della pensione e fino alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia con i redditi da lavoro dipendente o autonomo”. Fanno eccezione quelli “derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite previsto dalle disposizioni vigenti”.

Pensioni ultime notizie: decreto Quota 100, quando si esce

Quindi si prosegue parlando delle finestre di uscita e delle differenze tra Quota 100 per i dipendenti pubblici e Quota 100 per quelli privati. “Gli iscritti alle gestioni pensionistiche di cui al comma 1 che maturano entro il 31 dicembre 2018 i requisiti previsti al medesimo comma, conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico dal 1° aprile 2019”. Chi ha maturato i requisiti dal 1° gennaio 2019, potrà conseguire il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico dopo 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti stessi.

Diverso il discorso per il pubblico impiego. Ai fini di garantire una continuità amministrativa e non rallentare i lavori, i lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni dovranno considerare diversi periodi di uscita. I dipendenti pubblici che maturano entro il 31 dicembre 2018 i requisiti avranno diritto al trattamento pensionistico dal 1° luglio 2019. I dipendenti pubblici che maturano i requisiti dal 1° gennaio 2019 potranno uscire 6 mesi dopo la maturazione dei requisiti stessi. La domanda dovrà in ogni caso essere presentata con un preavviso di 6 mesi.

Pensioni ultime notizie: Ape social e Opzione Donna prorogate

Arriva la proroga anche per Opzione Donna e Ape Social. Relativamente alla prima misura la possibilità di pensione anticipata sussiste per le donne lavoratrici dipendenti nate entro il 31 dicembre 1960 e per le lavoratrici autonome nate entro il 31 dicembre 1959 che abbiano maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni al 31 dicembre 2018.

Prorogata anche l’Ape Sociale fino al 31 dicembre 2019.

Pensioni ultime notizie: Quota 100, come uscire prima

In attesa della riforma dei Fondi di solidarietà bilaterali di settore con finalità di nuove assunzioni e innovazione dell’organizzazione aziendale, il decreto prevede anche un’altra possibilità di uscire anticipatamente con Quota 100. I Fondi di solidarietà bilaterali di settore potranno infatti erogare un assegno straordinario per il sostegno al reddito ai lavoratori che raggiungano i requisiti per l’accesso a Quota 100 nei successivi 3 anni. Tale assegno potrà essere erogato solo in presenza di accordi collettivi di livello aziendale o territoriale sottoscritti con le organizzazioni sindacali, al fine di garantire l’ambito ricambio generazionale. I Fondi provvederanno essi stessi al versamento della contribuzione correlata a periodi riscattabili per il conseguimento del diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata. I versamenti saranno “deducibili ai sensi della normativa vigente”.

Pensioni ultime notizie: Quota 100 e liquidazione Tfr/Tfs

Un altro aspetto importante riguarda la liquidazione del Tfr. A chi esce con Quota 100, “l’indennità di fine servizio comunque denominata è corrisposta al momento in cui il soggetto avrebbe maturato il diritto alla corresponsione della stessa”. Ciò dovrà avvenire secondo le disposizioni regolamentate dall’articolo 24 della Legge n. 214/2011.  

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