Reddito di cittadinanza 2019: escluso chi non ha lavorato 2 anni

Il reddito di cittadinanza 2019 potrebbe subire alcune modifiche determinate dagli emendamenti al Decretone. Ecco le novità più importanti.

Reddito di cittadinanza 2019 escluso

Reddito di cittadinanza 2019: escluso chi non ha lavorato 2 anni

Tra gli emendamenti al Decretone spiccano alcuni cambiamenti che potrebbero riguardare il reddito di cittadinanza 2019. Si tratta di novità di poco conto e non certo rilevanti da un punto di vista strutturale. Non maxi-modifiche, ma comunque importanti novità sotto l’aspetto dei beneficiari e dei requisiti di accesso. Andiamo quindi a vedere quali potrebbero essere le principali novità che potrebbero modificare leggermente l’impianto del reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza 2019: nuovi esclusi in arrivo

Un emendamento della Lega prevede di aggiungere agli esclusi dal reddito di cittadinanza anche tutti quelli che non hanno lavorato almeno 2 anni, anche non continuativi, nella loro vita. Questi anni di lavoro dovrebbero essere stati fatti almeno nei 10 anni precedenti da uno dei componenti del nucleo familiare e naturalmente dovranno essere state versate relative tasse e contributi. L’entità della retribuzione ricevuta, invece, non farebbe alcuna differenza.

Reddito di cittadinanza 2019: servizio civile obbligatorio?

Altro emendamento a firma Lega è quello che prevede almeno 1 anno di Servizio Civile universale per i giovani di età compresa tra 18 e 28 anni che richiedono di accedere alla misura. Stando a quanto trapela, si richiederebbero almeno 25 ore a settimana di servizio civile. Questo per far sì che i giovani under 28 possano avere diritto al beneficio economico.

Reddito di cittadinanza 2019: aumento sussidio per famiglie con disabili

Lega e M5S sono concordi nell’aumentare il sostegno ai nuclei familiari numerosi e alle famiglie con disabili. Come riporta il Corriere la Lega propone l’esclusione dell’assegno di invalidità dal calcolo dell’Isee e l’aumento dei coefficienti per le famiglie numerose e con disabili. Inoltre spicca l’intenzione di concedere automaticamente alle persone over 67 che convivono con un disabile la pensione di cittadinanza. Il Movimento 5 Stelle punta invece verso un incremento del beneficio economico fino a 200 euro al mese per le famiglie con figli minorenni. Alzando così il tetto massimo per nucleo familiare con figli a 1.530 euro mensili.

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